Una ragazza marocchina di 15 anni è andata con un amico, anche lui marocchino, a fare un giro al centro commerciale, ma quando è tornata a casa è stata picchiata dal padre e dai due fratelli per quell’atteggiamento ritenuto troppo occidentale. È accaduto a Forlì. La giovane è stata prima curata in ospedale, per aver riportato un trauma cranico e ferite a viso, spalle e costole con una prognosi di 20 giorni, e poi trasferita in una struttura per minori seguita dai servizi sociali. Il padre e i due fratelli sono stati denunciati per lesioni aggravate e maltrattamenti. C’è anche da valutare l’ipotesi di sequestro di persona, n quanto la ragazzina – prima di essere picchiata – è stata chiusa a chiave nella stanza. È stata proprio la quindicenne, chiudendosi in bagno, a chiamare alle otto del mattino la polizia per denunciare i maltrattamenti subiti. Il padre della 15enne, 49 anni, incensurato, fa l’operaio ed è ormai in Italia da vent’anni. Tutto è scaturito da un messaggio inviato ai fratelli da un loro amico, che ha visto la ragazza al centro commerciale e l’ha fotografata inviando poi il messaggio ai due fratelli. Un giro di un’ora che le ha fatto saltare l’ora di lezione privata che le serve per colmare una punta di dislessia. Lezioni alle quali la ragazzina va tutti i giorni, ma che aveva saltato per distrarsi un po’. Il padre ha dichiarato ai poliziotti l’intenzione di rimandare la giovane in Marocco. Ma lei di tornarci non ne vuole sapere: sta bene in Italia, dove è arrivata nel 2002.  (Serena Marotta)



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