Hanno quasi 50 anni e ancora vivono con la madre divorziata, ma per la Cassazione si tratta di “parassitismo”. I due fratelli sono di Belluno, entrambi disoccupati, vivono ancora con la madre. La donna si è rivolta al tribunale per avere assegnata la casa di proprietà del marito, ma la richiesta è stata respinta. Il tribunale di Belluno, con sentenza del 21 aprile 2011, aveva addebitato la responsabilità della separazione al marito, obbligandolo al mantenimento dell’ex coniuge, ma aveva però revocato l’assegnazione dell’appartamento di proprietà del marito, in un primo periodo concessa alla moglie per abitarci con i figli: uno del 1967 e l’altro del 1968. Così la madre aveva impugnato la sentenza: aveva chiesto la restituzione della casa e l’aumento dell’assegno di mantenimento, visto che i figli non economicamente autosufficienti vivevano con lei. Ma la Corte d’Appello di Venezia il 29 giugno 2012 aveva rigettato la richiesta. Da qui il ricorso in Cassazione, ma anche in questo caso è stata respinta la richiesta. (Serena Marotta)