Sentenza stravagante: così il presidente della Commissione sanità del senato Emilia Grazia De Biasi ha definito la condanna del ministero della sanità a pagare un vitalizio a un bambino colpito da autismo. Per il tribunale, causa della malattia è stato il vaccino trivalente. La senatrice domanda poi su cosa si basi la sentenza dei giudici e quali prove scientifiche essi abbiano avuto per dare una tale sentenza. Il messaggio che arriva, ha detto, è che è meglio non vaccinarsi. Contrario anche il presidente di Farmindustria, Massimo Scaccabarozzi: “Per un euro risparmiato in vaccini se ne spendono 24 in cure” ma quello che è più preoccupante è che queste continue denigrazioni fanno sì che si crei sfiducia e panico nei confronti di qualcosa che è molto importante e che salva tante vite”.
“In relazione alle notizie stampa riferite ad una sentenza del Tribunale di Milano recante condanna del Ministero della salute al pagamento di un assegno in favore di un bimbo affetto da autismo, il Ministero comunica di aver proposto, per il tramite dell’Avvocatura Distrettuale dello Stato, tempestivamente appello avverso la predetta sentenza dinanzi alla Corte di appello di Milano”. Si legge ancora: “Sono pertanto destituite di ogni fondamento le dichiarazioni attribuite dalla stampa al difensore del ricorrente secondo cui la sentenza sarebbe ormai passata in giudicato”. È questa la breve ma ficcante nota diramata pochi minuti fa dal Ministero della Salute dopo aver appreso la notizia della sentenza e la falsa informazione secondo la quale la decisione della Corte sarebbe già caduta in giudicato.
E’ una sentenza già definita storica quella emessa dal tribunale del lavoro di Milano. L’autismo che ha colpito un bambino è stato riconosciuto causato dal vaccino esavalente di produzione dell’azienda GlaxoSmithKline. Il ministero della sanità è stato dunque condannato a versare un assegno bimestrale della durata di tutta la vita al bambino. Il vaccino venne somministrato nel 2006, oggi il bambino ha 11 anni e nel 2011 la famiglia aveva presentato domanda di indenizzo che il ministero aveva respinto. Viene così confermata in modo ufficiale da un tribunale la corrispondenza tra vaccini e malattie come l’autismo, di cui si è discusso molto negli ultimi tempi. Una sentenza del 2012 già aveva riconosciuto il nesso causale tra autismo e vaccino trivalente, quello contro morbillo, parotite e rosolia. Pediatri di tutta Italia si erano detti in disaccordo in quanto si sarebbe generata una fobia contro i vaccini, cosa che negli ultimi anni è successa veramente. Sono migliaia infatti i genitori che non fanno più vaccinare i figli.