Il 25 novembre si celebra la memoria di Santa Caterina d’Alessandria, una santa rispettata e venerata da ogni chiesa di fede cristiana. Nata ad Alessandria d’Egitto verso la fine del terzo secolo da genitori nobili, si sa poco o niente della sua infanzia e si conosce molto poco anche degli anni della sua adolescenza. Molti sono i racconti popolari che la riguardano e tutti la descrivono una giovinetta di grande bellezza, virtuosa e di grande ingegno. Secondo una leggenda, quando Caterina aveva diciotto anni l’Egitto era nelle mani del governatore romano Massimino Daia, era intorno all’anno 305. L’imperatore usava organizzare grandi ricevimenti nella sua lussuosa dimora e, per l’occasione, amava celebrare riti pagani a cui spesso i cristiani, per timore, dovevano assistere così come dovevano mostrarsi adoranti degli dèi pagani. Caterina rifiutò sempre gli inviti di Massimino che, affascinato dalla leggiadria della giovane, tentò invano di avvicinarla a sé ai suoi dèi. Sentendosi colpito nell’orgoglio, il governatore sentenziò la condanna a morte di Caterina mediante il supplizio atroce della ruota. Al momento dell’esecuzione della pena, l’ingranaggio della ruota si inceppò e fu decido per la decapitazione. Era il mese di novembre dell’anno 305. Per quanto racconta la leggenda del monastero, il corpo della santa fu condotto sulla cima del monte Sinai da uno stuolo di angeli. Ed è proprio alle pendici del Sinai che il futuro imperatore romano Giustiniano volle edificare un monastero che, ancora oggi, è intitolato a Santa Caterina d’Alessandria.
Tra le opere artistiche che meglio rappresentano la santa si ricorda il dipinto di Francesco Mazzola, il pittore emiliano meglio conosciuto come il Parmigianino. Si tratta della tela intitolata “Il matrimonio mistico di Santa Caterina” che raffigura la santa vestita di stoffe preziose e regali con una corona che le cinge il capo ed una palma nella mano. La sontuosità degli abiti e la corona vogliono ricordare le sue origini nobili, la palma rappresenta il martirio. Alcuni la raffigurano con la spada e la ruota della tortura.
In occasione del 25 novembre in molti comuni italiani si organizzano festeggiamenti in onore di Santa Caterina. A Ravenna esiste la tradizione di donare ai più piccoli dei biscotti di varie forme detti “caterine”, per molti anni nella provincia dell’Aquila in questa data si decideva il prezzo di una preziosa spezia, lo zafferano, nella penisola salentina ancora oggi si svolgono fiere e sagre molto attese. La “Basilica di Santa Caterina di Alessandria“, che sorge in Puglia in un piccolo nel comune della provincia di Lecce, è tra le più apprezzate architetture religiose e la massima espressione dell’arte gotica. A Roma i cristiani ortodossi hanno vissuto nel 2009 la gioia di assistere all’inaugurazione di una bellissima chiesa ortodossa, intitolata “Chiesa di Santa Caterina Martire o Santa Caterina d’Alessandria“, l’edificio si erge imponente sul colle Gianicolo, poco distante dalla basilica di San Pietro.
In Francia Santa Caterina d’Alessandria è considerata la protettrice degli studenti e la patrona delle sartine e forse per questo il giorno della sua festa è dedicato ai giovani di tutto il mondo.