Rivalità e vanagloria. Sono questi i due tarli “che mangiano la consistenza della Chiesa, la rendono debole”. Lo ha detto oggi Papa Francesco nella consueta Messa mattutina a Casa Santa Marta. “Quest’armonia è una grazia, la fa lo Spirito Santo – ha spiegato il Santo Padre – ma noi dobbiamo fare di tutto per aiutare lo Spirito Santo a fare questa armonia nella Chiesa”. Sono infatti la rivalità e la vanagloria ad andare “contro questa concordia”, quindi bisognerebbe agire con umiltà e carità, senza cercare il proprio interesse. “Cercare il bene dell’altro. Servire gli altri”, è questa “l’aria che Gesù vuole nella Chiesa. Si possono avere opinioni diverse, va bene, ma sempre dentro quest’aria, quest’atmosfera: di umiltà, carità, senza disprezzare nessuno”, ha aggiunto il Papa. “E’ brutto, quando nelle istituzioni della Chiesa, di una diocesi, troviamo nelle parrocchie gente che cerca il suo interesse, non il servizio, non l’amore”. Quando invece in una Chiesa “c’è l’armonia, c’è l’unità, non si cerca il proprio interesse, c’è questo atteggiamento di gratuità. Io faccio il bene, non faccio un affare con il bene”, ha concluso Papa Francesco.



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