Mentre si continua a cercare lo zaino del piccolo Andrea Loris Stival, la procura di Ragusa ha aperto un fascicolo per omicidio volontario contro ignoti. Come hanno precisato i magistrati, il fascicolo è stato aperto “a titolo precauzionale” in attesa dell’esito dell’autopsia. È stata intanto eseguita l’autopsia sul corpo del piccolo morto ieri a Scoglitti, nel Ragusano. L’esame è stato eseguito all’ospedale di Ragusa dal medico legale Giuseppe Iuvara, tuttavia non è stato reputato esaustivo e domani il medico farà altri accertamenti. Il decesso del piccolo sarebbe avvenuto in tarda mattinata, diverse ore prima del suo ritrovamento, avvenuto intorno alle 17. Secondo quanto si è appreso, il piccolo avrebbe fatto un volo di circa tre metri all’interno di un canalone di cemento. Intanto mentre sono in corso gli accertamenti, la polizia di Ragusa ha ascoltato la madre e il padre del bambino.



E’ stata effettuata oggi l’autopsia sul corpo di Andrea Loris Stival, il bimbo di otto anni trovato morto nel Ragusano. L’esame è stato richiesto dalla Procura di Ragusa e dovrà fare luce sulle cause della morte del piccolo scomparso dopo che la madre lo aveva accompagnato a scuola e poi ritrovato poche ore dopo senza vita. Le forze dell’ordine hanno intanto rivolto un appello “a tutti i cittadini” affinché possano fornire “dettagli utili per la prosecuzione delle indagini mediante segnalazioni, anche anonime, ai numeri d’emergenza 112 e 113 o recandosi presso un qualunque ufficio di Polizia”.



Gli investigatori ragusani stanno valutando la testimonianza di una donna, che avrebbe riferito di aver visto il piccolo Andrea Loris Stival, il bimbo trovato morto ieri nel Ragusano, alle 9.10 di ieri senza il suo zainetto. La donna avrebbe fornito la descrizione dei vestiti del bambino, descrizione che corrisponderebbe all’abbigliamento indossato ieri da Andrea. La testimone lo avrebbe individuato poco distante dalla scuola, che il piccolo di otto anni frequentava. La donna sarebbe l’ultima ad aver visto il bambino prima della sua definitiva scomparsa. Il bambino è stato ritrovato nel canale senza il suo zainetto, ma quando è sceso dall’auto della madre lo aveva con sé. Lo zainetto adesso è oggetto di ricerca da parte degli investigatori ma ancora, a oltre 24 ore dalla scomparsa del bambino, non è stato ritrovato. Al momento polizia e carabinieri stanno ascoltando il padre del bimbo, un autotrasportatore di 30 anni, che è arrivato ieri sera in Sicilia, in quanto l’uomo lavora nel Nord Italia.



“Qualcuno potrebbe averlo portato lì, ma dobbiamo essere cauti. Tra le piste seguite c’è anche quella pedofilia”. Lo ha detto all’AGI il comandante provinciale dei carabinieri di Ragusa, Sigismondo Fragassi, parlando della morte del piccolo Andrea Loris Stival, il bambino di otto anni scomparso ieri a Santa Croce di Camerina (Ragusa) e ritrovato senza vita in un mulino abbandonato, a Scoglitti. A dare l’allarme era stato un cacciatore poco dopo le 16.30. Le ricerche del piccolo, che frequentava la terza elementare, erano scattate dopo la segnalazione della madre che era andata a prenderlo a scuola e non lo aveva trovato. Il piccolo accompagnato ieri mattina, intorno alle 8, non è infatti entrato a scuola. Nessuno lo ha visto. La donna, una casalinga di 25 anni, viveva da sola con il piccolo in quanto il papà, un trentenne camionista, lavora al Nord Italia. “Pensiamo che il bimbo – chiarisce il comandante provinciale dei carabinieri – non sia arrivato lì da solo. Stiamo valutando vari elementi, comprese le immagini che potrebbero avere registrato i sistemi di videosorveglienza. Riteniamo che si tratti di un fatto cruento”. Sul luogo del ritrovamento, sono al lavoro anche gli agenti della scientifica. Le indagini sono coordinate dal procuratore Carmelo Petraia e dal sostituto Marco Rota. (Serena Marotta)

E’ ancora giallo intorno alla morte Andrea Loris Stival, il bambino di 8 anni scomparso a Santa Croce di Camerina e trovato senza vita all’esterno di un mulino abbandonato a Scoglitti, a poco più di tre chilometri di distanza. Come ha spiegato all’Ansa il procuratore di Ragusa, Carmelo Petralia, nessuna ipotesi investigativa è possibile prima di “un attento esame del corpo”, anche perché “non è stata trovata alcuna traccia di sangue”. Il corpo del bambino e i vestivi che indossava erano infatti asciutti e non sono stati trovati segni di violenza. “Stiamo lavorando a tutto campo e non tralasciamo alcuna pista – ha aggiunto ieri Petralia – ma per avere certezze occorrerà un esame medico legale attento dopo che il corpo sarà rimosso”. Le indagini dovranno infatti chiarire se il piccolo sia rimasto vittima di un incidente o se la sua morte sia in qualche modo dolosa. E’ stata una zia paterna a far sapere che già altre volte Andrea aveva “marinato” la scuola all’insaputa dei genitori, “ma lo abbiamo trovato alcune ore dopo sempre nella stessa zona, nessuno di noi avrebbe potuto immaginare una simile tragedia”, ha detto. Le indagini si concentrano su un preciso lasso di tempo, quelle quattro ore tra il momento in cui la madre di Andrea lascia il figlio davanti all’ingresso della scuola elementare (ore 8.30) e quello in cui va a prenderlo e si rende conto che è scomparso (ore 12.30). “Niente ha più importanza dopo questa brutta notizia – ha commentato il parroco di Santa Croce Camerina, Angelo Strada – un bambino è morto ed è giusto che ci sia il più assoluto silenzio sulla questione”.