Gesto dal fortissimo valore simbolico quello di Papa Francesco al momento dell’incontro ieri con il patriarca ecumenico della Chiesa ortodossa Bartolomeo. E’ stato il punto probabilmente più significativo della visita del pontefice in Turchia, i due insieme hanno recitato il Padre nostro in latino, si sono scambiati reciproche benedizioni uno in latino e l’altro in greco e hanno poi avuto un incontro privato. Bartolomeo, secondo la tradizione, è il successore dell’apostolo Andrea, fratello di Pietro, di cui invece Francesco è il successore. Oggi è proprio la festa di Sant’Andrea, motivo della visita stessa del Papa in Turchia. Dicevamo del gesto di Bergoglio: inchinandosi davanti a lui gli ha chiesto di benedire la Chiesa di Roma, gesto dall’importanza ecumenica fortissimo, e Bartolomeo lo ha fraternamente baciato e abbracciato. Dopo la messa nella basilica di San Giorgio di stamane, i due pranzeranno insieme.
Nel corso della Divina Liturgia di oggi il Papa ha detto fra le altre cose: “Voglio assicurare a ciascuno di voi che, per giungere alla meta sospirata della piena unità, la Chiesa cattolica non intende imporre alcuna esigenza, se non quella della professione della fede comune. La piena comunione tra cattolici e ortodossi non significa né sottomissione, né assorbimento, ma piuttosto accoglienza”.
Alle 16, le 15 italiane, l’ultimo incontro prima della partenza con i ragazzi dell’oratorio salesiano a cui parteciperanno anche profughi dalla Siria e dall’Iraq.