“Le prove per l’accesso alle Scuole di specializzazione in Medicina del 29 e 31 ottobre non dovranno essere ripetute. Abbiamo trovato una soluzione che ci consente di salvare i test”. Le parole, arrivate nella serata di ieri, sono di Stefania Giannini. L’ennesima a retromarcia del Miur sui test di Medicina coinvolge questa volta i candidati (vittime dell’inversione delle domande del 29 e 31 ottobre), rispettivamente Area Medica e Servizi Clinici,. 28 domande su 30 sono valide ai fini della selezione: il concorso è valido (con la neutralizzazione delle due domande non pertinenti e un conseguente ricalcolo del punteggio). Queste le parole del ministro dell’Istruzione: “Questa soluzione – è il frutto di un approfondimento che ho richiesto da sabato convocando la Commissione nazionale e interpellando l’Avvocatura dello Stato per tutelare gli sforzi personali e anche economici dei candidati e delle loro famiglie a seguito del grave errore materiale commesso dal Cineca”. Cineca è il consorzio universitario che ha gestito il test (12mila postazioni tra 442 sedi in tutt’Italia: i suoi vertici si sono dimessi. Si è fatto sentire anche l’Ordine dei Medici che esige: “rispetto per i nostri giovani e per il loro impegno e le loro speranze” parlando di «un’insopportabile nebbia che ormai avvolge tutta la Formazione medica, dall’accesso alle Scuole di Medicina alla Formazione post lauream. Questi errori nel sistema, che vanno tragicamente ad accumularsi, sono perfetti indicatori del baratro di una crisi senza uscita”.



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