353 sì e 192 no: la Camera approva il primo provvedimento del pacchetto Giustizia, votato con l’apposizione della fiducia da parte del governo. Il testo, varato il 30 agosto dal Consiglio dei ministri, punta a velocizzare le tempistiche della giustizia civile: all’anno vengono aperti circa 4.5 milioni di procedimenti civili. Tra le misure contenenti nel corpus legislativo, il divorzio facile (in presenza del sindaco, senza l’assistenza obbligatoria dell’avvocato, se i figli sono maggiorenni), cause più veloci (quelle semplici prevedranno il rito ordinario) meno ferie per i magistrati (da 45 a 30 giorni) e la contrazione dei termini feriali per i tribunali (sospesi dall’1 al 31 agosto). E ancora, tra le novità previste, l’obbligo per chi perde la causa di rimborsare le spese dell’intero processo. Questo il commento soddisfatto del Guardasigilli Andrea Orlando: “Ora abbiamo il primo provvedimento del pacchetto Giustizia che diventa legge e pone le condizioni per affrontare l’arretrato civile e anche per cambiare il processo civile che affronteremo con la delega in maniera più organica”.