“Il Corano è un libro di pace”, ma islam e terrorismo non sono equiparabili. Per questo motivo Papa Francesco ha lanciato un appello affinché tutti i leader islamici, siano leader politici, religiosi o accademici, condannino gli attentati terroristici. Questo aiuterà la maggioranza del popolo islamico a dire “No!”, ha affermato il Santo Padre durante il volo di ritorno dalla Turchia nella consueta conferenza stampa di fine viaggio. “Io credo sinceramente che non si possa dire che tutti gli islamici sono terroristi, come non si può dire che tutti i cristiani sono fondamentalisti: anche noi abbiamo dei fondamentalisti, in tutte le religioni ci sono questi gruppetti – ha spiegato il Pontefice – Ho detto a Erdogan che sarebbe bello condannarli chiaramente, lo dovrebbero fare i leader accademici, religiosi, intellettuali e politici. Così lo ascolterebbero dalla bocca dei loro leader. Abbiamo bisogno di una condanna mondiale da parte degli islamici che dicano: no, il Corano non è questo!”. Anche sulla cristianofobia “non voglio usare parole addolcite: a noi cristiani ci cacciano via dal Medio Oriente”, ha detto il Papa che si è poi soffermato sul traffico delle armi e il rischio nucleare: “Sono convinto che stiamo vivendo una Terza guerra mondiale a pezzi, a capitoli, dappertutto. Dietro di questo ci sono inimicizie, problemi politici, problemi economici, per salvare questo sistema dove il dio denaro e non la persona umana è al centro. E dietro ci sono anche interessi commerciali: il traffico delle armi è terribile”.