Siamo così abituati a criticare la magistratura italiana che non ci accorgiamo delle magagne degli altri. Grande momento di imbarazzo a Londra durante l’udienza di un processo contro un santone africano accusato di stupro. Dopo oltre un’ora davanti al giudice, gli avvocati si sono accorti che il testimone, una 38enne originaria della Sierra Leone, stava parlando in una lingua sconosciuta. Il Telegraph ha riportato che dopo i ripetuti richiami da parte degli avvocati a parlare più lentamente e ad una distanza adeguata dal microfono, una cancelliera, originaria anche lei della Sierra Leone, ha avvertito il giudice che la testimone non stava in realtà parlando in inglese. La donna stava rendendo la sua testimonianza in lingua Krio, una variante dell’inglese parlata nel Paese africano. I presenti, imbarazzati dall’accaduto hanno dato la colpa alla cattiva acustica dell’aula oltre che con l’accento della testimone. A quel punto il giudice Nicholas Madge ha incaricato la cancelliera di svolgere anche il ruolo di interprete.



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