La figura di Santa Lucia ha ispirato artisti, poeti e scrittori di ogni epoca, in Italia prima di tutto, dove il culto è molto diffuso e fortemente radicato, ma anche in ogni paese europeo e in tutto il mondo. Molti scultori e pittori si sono interessati di S. Lucia e l’hanno eternata nelle varie fasi della sua vita. Tra le opere più importanti ricordiamo la “Lucia Morente” di Giorgio Serenario che si trova a Siracusa nella Galleria Regionale di Palazzo Bellomo; il “Quadro sul seppellimento di Lucia” di M. Caravaggio, realizzato del 1609 e posto sull’altare della Cappella del Sepolcro nella costruzione ottagonale del Vermexio realizzata dal 1629 al 1639; il “Simulacromarmoreo rivestito d’argento” del Bernini che si trova nel Duomo di Siracusa. Di grande rilievo è anche l’affresco del XIV secolo di Altichiero nell’oratorio di San Giorgio a Padova con le “scene del martirio di Santa Lucia”.



Il 13 dicembre è il giorno nel quale si festeggia Santa Lucia, martire cristiana di origini siciliane che è vissuta a cavallo tra il III e il IV secolo dopo Cristo. Nata a Siracusa nel 281 da una famiglia nobile e facoltosa, Santa Lucia perde il padre a cinque anni e sua madre Eutichia la indirizza al Cristianesimo. L’infanzia di Santa Lucia prosegue all’insegna della totale castità, anche grazie al suo grande amore nei confronti di Dio. Tuttavia, sua madre non sa di tutto questo e cerca di trovarle un buon marito, anche se la ragazza non ha alcuna intenzione di sposarsi. Tra frequenti preghiere, Eutichia si ammala e parte insieme a sua figlia Lucia verso Catania, per chiedere un’intercessione a Sant’Agata e la conseguente guarigione. La santa chiede a Lucia di restare sempre fedele al suo voto di verginità e Eutichia riesce a guarire. Santa Lucia decide così di confidarsi con la sua genitrice e di ottenere la massima libertà sulle sue scelte sentimentali. Ma qualcuno non ci sta: il promesso sposo di Lucia si arrabbia e giura massima vendetta, opponendosi al fermo culto cristiano della giovane. Lucia viene accusata a causa della sua fedeltà alla religione cristiana e alla sua opposizione agli dei. Santa Lucia non si arrende e prosegue nel suo voto, prima di essere definitivamente martirizzata a Siracusa il 13 dicembre del 304, giorno della sua morte e della sua conseguente commemorazione. Si dice che alla futura santa sarebbero stati cavati entrambi gli occhi, che le sarebbero poi tornati in funzione grazie all’intervento del Signore. A sei anni dalla sua morte, le viene dedicato un tempio, nel luogo in cui è stata precedentemente situata la sua salma. Inizialmente, la festa liturgica di Santa Lucia viene datata nel giorno del solstizio di inverno, anche se in seguito viene anticipata di dieci giorni. Il primo scopo è quello di sostituire alcune feste popolari che danno risalto alla luce. Il corpo di Santa Lucia dovrebbe essere stato condotto da Siracusa a Costantinopoli verso l’inizio del secondo millennio, prima di essere rubato dai Veneziani ed essere successivamente conservato in una chiesa nel capoluogo veneto. Nel dicembre 2004, il corpo è tornato nella natia Siracusa per una settimana, in occasione dei 1700 anni dal suo martirio. È così iniziata una trattativa per il ritorno definitivo della martire nella sua città, voluto anche dal Patriarca Angelo Scola. Nei prossimi giorni, il corpo della santa tornerà di nuovo a Siracusa a dieci anni dalla prima visita. Al giorno d’oggi, ancora non si sa se il corpo di Santa Lucia che si trova a Venezia corrisponda al vero. Santa Lucia viene considerata come la protettrice della luce e degli occhi. La festa di Santa Lucia è molto sentita in numerose località italiane. Ovviamente, la città nella quale il culto è maggiormente considerato è Siracusa, città nella quale la statua della martire viene condotta dal Duomo alla Chiesa di Santa Lucia al Sepolcro nel giorno della sua celebrazione. Tante feste anche in altre grandi città del Belpaese, tra le quali Alessandria, Bologna, Crema, Crotone, Enna, Napoli e Verona. Nell’Italia del Nord, è diffusa la tradizione dei regali di Santa Lucia, che ha persino sostituito la figura di Babbo Natale. Viene venerata come la santa patrona di oltre cinquanta comuni italiani, oltre ad essere festeggiata in altri paesi del mondo quali Argentina, Brasile, Danimarca, Repubblica Ceca, Spagna e Svezia. Viene ripetutamente citata nella Divina Commedia di Dante Alighieri, in quanto fonte di ispirazione religiosa, artistica e letteraria.

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