E’ un processo indiziario, manca del tutto il movente. Il legale che difende Veronica Panarello ha così commentato l’ordinanza del gip di conferma dell’arresto della donna accusata di aver ucciso il figlio. D’altro canto lo stesso giudice nella sua motivazione scrive che la motivazione non conta nulla, in quanto la donna, per lui, è comunque colpevole di omicidio nei confronti di Loris. Francesco Villardita, l’avvocato difensore, ha commentato la situazione dopo la conferma degli arresti: “La signora ha pianto quando gli ho dato la notizia che per ora rimarrà in carcere ma è rimasta lucida nelle valutazione dei fatti. Ha confermato la sua ricostruzione e di essere innocente”.
Veronica Panarello respinge ogni accusa, dopo che il gip ha convalidato il suo arresto con l’accusa di aver ucciso il figlio. Per la donna, si tratta di un attacco mediatico scatenatosi contro di lei e a cui ha ceduto anche la sua famiglia. Nessuno mi crede, ha detto, ma io sono innocente e chiedo ai miei cari di non abbandonarmi. In carcere, dice, non ha neanche la possibilità di avere i suoi vestiti ed è stata aiutata grazie alla solidarietà di altre detenute. Ha poi chiesto di poter andare al funerale del figlio.
Perquisizione in casa di Veronica Panarello. La polizia scientifica si è recata oggi nella abitazione di Santa Croce Camerina per alcuni rilievi on è chiaro a che scopo, sicuramente per trovare possibili indizi su cosa sia accaduto quella mattina che il piccolo Loris è stato ucciso.
Non è ragionevole di fronte a un figlio di 8 anni ucciso in modo così brutale rifiutarsi ostinatamente di dire la verità: per il giudice di Ragusa, Claudio Maggioni, il silenzio di Veronica Panarello accusata di aver ucciso il figlio Loris, la donna dovrebbe confessare. Certamente il caso è terribile, ma forse pensare che ogni persona colpevole, anzi in questo caso ancora solo sospettata, confessi di sua spontanea volontà è un po’ una utopia che non tiene conto di tanti fattori. Ad esempio le turbe mentali di cui la donna, come in molti hanno detto, soffrirebbe da sempre e che spesso, vedi casi analoghi, portano a cancellare quanto di orribile una persona abbia fatto non certo per “indole malvagia” ma solo per malattia mentale. Per il gip invece il caso sarebbe già chiuso e probabilmente ha anche ragione: lo si legge nella sua ordinanza di convalida del fermo e di carcerazione. “Lei stessa è la responsabile del grave delitto” dice il gip. La donna, dice ancora il gip, “ha tenuto una condotta cinica, compiuto una azione efferata rivelatrice di una indole malvagia e priva del più elementare senso di pietà”. A questo punto, dice ancora il giudice, il movente stesso del gravissimo gesto non assume rilevanza”: Anche questo forse è un particolare invece di cui il giudice dovrebbe tener conto: eliminare del tutto il movente di un atto così grave è piuttosto inquietante, se appunto la donna soffre di turbe mentali si elimina dal contesto anche la sua malattia. Per il gip, Veronica Panarello ha “avuto il tempo e l’occasione per uccidere il figlio strangolandolo, presumibilmente, con una fascetta stringicavo in plastica della quale aveva disponibilità” e quindi “ha avuto tempo e occasione per gettare il corpo esanime del piccolo Loris nel canale di scolo”. Caso chiuso, dunque.