Lo zio, Fausto, un uomo di 48 anni, ucciso e massacrato a colpi di mazza da baseball. Motivo? Dava fastidio quando loro, il nipote 19enne con i suoi amici, guardavano la televisione o giocavano alla playstation. Massimo Bottura, il nipote di Fausto, da un po’ di tempo aveva preso l’abitudine di presentarsi a casa dello zio che abitava in una villetta a Magnacavallo nel mantovano, per far festa con gli amici. Lo zio li ospitava, all’inizio volentieri, col tempo sempre meno perché i tre ragazzi facevano molta confusione e baccano. I tre la notte fra il 3 e il 4 dicembre, si sono stufati delle sue richieste di abbassare il volume e lo hanno fatto scendere in garage: qua lo hanno ucciso a colpi di mazza da baseball, poi hanno messo il cadavere dentro dei sacchi e lo hanno scaraventato nel fiume Po. Sembra che l’aggressione sia scattata dopo una ennesima litigata con l’uomo. Il nipote, orfano di padre, è stato fermato dopo il ritrovamento del cadavere: la prima ipotesi, un omicidio legato all’eredità del padre, è stata ben presto scartata. Bottura ha poi confessato: lui e i due amici sono in carcere a Mantova con l’accusa di  omicidio premeditato e occultamento di cadavere, con le aggravanti dei futili motivi, disabilità della vittima, abuso della condizione parentale. Per il giudice che ha firmato l’ordinanza, si tratta di giovani “vuoti dentro con totale mancanza di valori”.



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