Un nuovo studio compiuto dal dipartimento di ingegneria aerospaziale dell’università di Napoli confermerebbe quanto ormai detto praticamente da tutti in precedenti studi e indagini analoghi. Il DC-9 precipitato il 27 giugno 1980 al largo di Ustica sarebbe stato colpito da un missile sparato da un altro aereo. Venne dunque attaccato e abbattuto e non esplose in volo come in passato si era cercato di giustificare. Lo si è potuto appurare grazie a una traccia radar che per molto tempo era stata intesa come quella relativa ai rottami del volo Itavia. Il nuovo studio dimostrerebbe anche che il DC-9 sarebbe finito in mare quasi del tutto integro, e sarebbe una novità assoluta nelle lunghe indagini. Questo studio combacia con quanto sempre sostenuto dal giudice Rosario Priore che ha sempre parlato di un autentico combattimento di guerra fra aerei di nazionalità sconosciuta .Anche se in realtà si pensa che gli aerei fossero di nazionalità americana, francese e libica, ma nessuno dei paesi coinvolti lo ha mai ammesso.