Prendendo spunto dalle letture del giorno, quelle sulle nascite miracolose di Sansone e Giovanni Battista, Francesco nell’omelia della liturgia di Casa Santa Marta ha ricordato come la Chiesa a volte più che madre sia una imprenditrice. E’ stata anche l’ultima messa del 2014 alla presenza di fedeli e con una omelia. Francesco ha parlato di come la Bibbia e il Vangelo poco prima della nascita di Gesù parlino spesso di donne sterili, segno dell’umanità incapace a fare un passo in più. L’umanità sterile da cui Dio è però capace di far ricominciare una nuova discendenza, attraverso il Figlio e con Lui la salvezza. E’ questa la novità del Natale: “La novità di Dio che rifà, in un modo più meraviglioso della creazione, tutte le cose”. Sia la moglie di Manoach, madre di Sansone, che Elisabetta avranno figli grazie all’azione dello Spirito del Signore. Il messaggio di queste letture, secondo il Papa, è “apriamoci allo Spirito di Dio. Noi, da soli, non ce la facciamo. E’ lui che può fare le cose”. La Chiesa è madre solo quando s apre alla novità di Dio e alla forza dello Spirito. Ci sono tante sterilità nel popolo di Dio, ha aggiunto, quando la Chiesa crede di potere tutto impadronendosi della coscienza della gente, va sulla strada di Farisei e Sadducei. Tante volte, ha detto, la Chiesa più che madre è imprenditrice: “Guardando questa storia di sterilità del popolo di Dio e tante storie nella Storia della Chiesa che hanno fatto la Chiesa sterile chiediamo al Signore, oggi, guardando il Presepe, la grazia della fecondità della Chiesa. Che prima di tutto, la Chiesa sia madre, come Maria”.



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