Trascorrerà il Natale in carcere a Bergamo Massimo Bossetti, accusato di aver ucciso Yara Gambirasio quattro anni fa. Questo in attesa che si pronunci la Cassazione, dopo il no alla scarcerazione del Tribunale della Libertà di Brescia. La Procura ha tempo sino al 30 gennaio per chiedere il processo con rito abbreviato, saltando l’udienza preliminare. Si tratta di una scelta che l’accusa adotta in casi in cui ci siano prove evidenti contro l’imputato. E questa prova è data dal Dna del presunto colpevole trovato sul corpo della giovane vittima. Intanto l’avvocato dell’imputato, Claudio Salvagni, dichiara: “Si va a dibattimento, nessun rito abbreviato”. Mentre il giudice delle indagini preliminari scrive che la condotta di Bossetti è “particolarmente riprovevole per la gratuità e superfluità dei patimenti cagionati alla vittima, con un’azione efferata, rivelatrice di un’indole malvagia e priva del più elementare senso di umana pietà”. Ma l’avvocato di Bossetti è sicuro di poter smontare tutti gli indizi dell’accusa. (Serena Marotta)