Gli slip trovati davanti alla scuola di Santa Croce Camerina che frequentava Loris Stival, “per caratteristiche e natura potrebbero essere quelli del bambino”. Lo ha detto il dirigente della Polizia scientifica della Sicilia orientale, Giuseppina Neri, parlando del recente ritrovamento dell’indumento davanti all’istituto. Il bambino di otto anni ucciso sabato scorso, infatti, quando è stato trovato senza vita nel canalone “era vestito, con i pantaloni slacciati e senza slip”, ha aggiunto Neri, precisando però che “sin quando non verranno eseguiti gli esami del dna sull’indumento ritrovato non possiamo sapere con certezza se si tratta effettivamente degli slip del piccolo Loris”.
Di fronte alle accuse degli inquirenti, secondo le quali nessuno in città vuole parlare e collaborare alle indagini sull’omicidio di Loris Andrea Stival, ha risposto il sindaco di Santa Croce Camerina. Francesco Iurato a Radio 24 ha detto che la sua non è una città omertosa: “Mi associo all’invito del procuratore. Invito i cittadini anche in forma anonima, a fare pervenire informazioni. Magari pensano che quello che hanno visto non c’entri niente, ma intanto lo dicano”, ha aggiunto. Il sindaco ha invitato poi a superare quello che definisce “una sorta di riserbo” e mettersi in contatto anche con la polizia municipale o anche con lui.
Un paio di slip blu è stato trovato oggi davanti alla scuola di Santa Croce Camerina che frequentava Loris Andrea Stival, il bambino di otto anni ucciso sabato scorso. Proprio questa mattina, infatti, secondo indiscrezioni diffuse da alcuni quotidiani, il piccolo era senza slip al momento del ritrovamento. L’indumento è stato rinvenuto di fronte all’istituto, sul marciapiede, ma gli inquirenti nutrono dei dubbi. “Oggi indiscrezioni di stampa parlano di bambino senza slip, e stamattina ci hanno fatto trovare delle mutandine davanti scuola: non è un caso, sembra opera di un mitomane”, ha detto un investigatore, mentre un altro ha ricordato che “polizia e carabinieri sono passati mille volte” nella strada dove sono stati trovati gli slip, quindi “le hanno messe di proposito”.
Risulta indagato Orazio Fidone, il cacciatore che sabato scorso ha scoperto il corpo senza vita di Loris Andrea Stival, il bambino di otto anni ucciso a Santa Croce Camerina (Ragusa). I reati ipotizzati nel fascicolo aperto dal procuratore Carmelo Petralia e dal sostituto Marco Rota sono sequestro di persona e omicidio, ma la Procura ha fatto sapere che si tratta comunque di un “atto dovuto” necessario per procedere con gli accertamenti sull’automobile e sui vestiti dell’uomo che in questi giorni è stato ascoltato più di una volta dagli inquirenti. In questo modo, infatti, la persona indagata potrà nominare un legale e un perito di parte.
Nuovi dettagli emergono dagli interrogatori effettuati questa notte nella Questura di Ragusa dagli inquirenti che sono sulle tracce dell’assassino di Loris Andrea Stival, il bimbo di otto anni trovato morto sabato scorso in un canalone a Santa Croce Camerina. E’ stato reso noto che Orazio Fidone, il cacciatore che ha trovato il corpo del piccolo, da tempo non è più in possesso della licenza di caccia che gli è stata ritirata negli anni scorsi, ma in casa aveva comunque centinaia di cartucce. La sua auto è stata sequestrata e nella giornata di oggi è previsto un accertamento tecnico sulla vettura, una Suzuki bianca, utilizzata proprio da Fidone per andare a cercare Loris dopo che si era diffusa la notizia della sua scomparsa.
Proseguono le indagini sull’omicidio del piccolo Loris Andrea Stival, il bambino di otto anni trovato morto sabato scorso a Santa Croce Camerina. Negli uffici della Questura di Ragusa è stata una lunga notte di interrogatori: gli inquirenti hanno infatti nuovamente ascoltato Orazio Fidone, il cacciatore che ha ritrovato il corpo di Loris e la cui versione dei fatti non sembra convincere gli investigatori che nutrono più di un dubbio su di lui. Nel corso della notte è stato interrogato anche un ragazzo di diciotto anni, un vicino di casa della vittima accompagnato in Questura dal padre: potrebbe dunque essere questa la conferma della notizia che circolava già poche ore dopo la scomparsa del bambino, cioè che Loris frequentava un ragazzo più grande con il quale era stato visto girare in motorino. Mentre proseguono le indagini per dare il più velocemente possibile un volto e un nome all’assassino, sembra invece ormai certo che Loris sia salito a bordo dell’auto di una persona che conosceva: i cani molecolari hanno infatti fiutato una traccia che a un certo punto è improvvisamente scomparsa, segno che il bambino è stato fatto salire su un’auto, probabilmente di una persona che conosceva perché, come confermato da più testimoni, il piccolo non dava facilmente confidenza soprattutto agli estranei.