Santa Viviana (o Bibiana) viene celebrata il 2 dicembre, in ricordo di una giovane cristiana vissuta nel IV secolo d.C. Non sappiamo molto della sua vita. Dovrebbe essere nata a Roma intorno al 347, figlia del cavaliere e prefetto di Roma Flaviano e di Dafrosa. Tuttavia, non si sa nemmeno se Flaviano fosse mai esistito. La sua storia è quindi intrisa di leggende ed è collegata a quella dell’imperatore Giuliano, poi definito l’Apostata. Si tramanda che il padre di Viviana fosse stato schiavizzato ed esiliato dopo aver seppellito alcuni martiri, prima di essere martirizzato a sua volta. In seguito a questa tragedia, Viviana, sua sorella Demetria e la loro madre Dafrosa si sarebbero rinchiuse in preghiera prima del loro arresto, subito a causa del loro culto religioso, della loro chiusura in carcere e alla condanna a morte. Ma l’inedia non sarebbe stata sufficiente, e alla fine Dafrosa avrebbe subito la decapitazione e Demetria sarebbe stata uccisa dall’ansia. Bibiana sarebbe stata affiancata dall’esperta amorosa Rufina, che tuttavia non sarebbe riuscita a deviarla dal suo fermo percorso di fede. La Santa sarebbe quindi stata legata ad una colonna e percossa con verghe e pallini di piombo dal governatore di Roma Aproniano, prima di morire a Roma nel 363, all’età di soli quindici anni. Il corpo della martire fu mostrato ai cani randagi anche se non fu colpito. Il sacerdote Giovanni condusse le reliquie nel palazzo di suo padre. Tuttavia, questa serie di vicende non trova riscontri certi e potrebbe restare soltanto una semplice leggenda, ricca di informazioni fittizie.
Il culto di Santa Viviana è ancora diffuso oggi grazie ad una chiesa sul colle Esquilino, a lei intitolata da papa Simplicio già nel V secolo. A lei sono legate numerose usanze molto vivaci e vive, grazie all’etimologia del nome Viviana, derivante dal verbo vivere e da tutte le sue derivazioni. Secondo molti, il vero nome di Santa Viviana è stato Bibiana, anche se tutto ciò non fa molta differenza. Santa Viviana viene ammirata ancora oggi dai fedeli anche grazie alla sua immagine, che rappresenta un simbolo di purezza e grazia che è rimasto intatto anche di fronte alle tentazioni della vita quotidiana. Una cristiana dall’umiltà straordinaria, che ha pagato con il martirio la sua grande forza d’animo e la strenua difesa della sua religiosità dalle persecuzioni effettuate dai pagani. Questi ultimi ritenevano assurda la religione cristiana cattolica, dato che la ritenevano un insieme di maghi malvagi a stretto contatto con il Diavolo e portatori di sciagure. Santa Viviana è la dimostrazione di quanto la preghiera, la vigilanza e la mortificazione possano essere fondamentali per la vittoria della battaglia per mantenere la propria purezza. A lei è dedicato anche un proverbio meteorologico, secondo il quale se piove il giorno di Santa Viviana continuerà a farlo per quaranta giorni ed una settimana successivi.