L’esame del Dna effettuato sulle unghie di Loris Stival, il bambino di otto anni ucciso il 29 novembre scorso a Santa Croce Camerina (Ragusa), “non ha prodotto riscontri rilevanti”. Lo fa sapere il procuratore di Ragusa, Carmelo Petralia, che coordina le indagini sul caso di omicidio per il quale è stata arrestata la madre del piccolo, Veronica Panarello, attualmente rinchiusa nel carcere di Agrigento dopo essere stata trasferita da quello di Catania. Nei giorni scorsi sembrava anche che il marito della donna, Davide Stival, avesse deciso di costituirsi parte civile nel processo contro la moglie, ma il suo avvocato ha chiarito che si tratta di una “scelta tecnica che valuteremo assieme io e il mio assistito” e che “al momento parlarne è assolutamente prematuro perché siamo nella fase delle indagini e non c’è un imputato. Se e quando si andrà a processo, valuteremo la strada migliore da intraprendere”. Sembra inoltre che Davide Stival non abbia mai ricevuto la lettera in cui la moglie Veronica le scrive: “Come puoi dopo dieci anni di matrimonio non conoscere tua moglie e come puoi avere dubbi sul fatto che io abbia potuto ammazzare nostro figlio?”.



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