E’ in corso una conferenza stampa congiunta con la presenza dei ministri della difesa Pinotti e dei trasporti Lupi, insieme ai responsabili della Marina militare. Maurizio Lupi ha sottolineato l’impegno dei mezzi italiani che hanno portato a salvare 427 persone, di cui cento solo nella notte di ieri. Ci sono però cifre contrastanti sul numero esatto delle vittime: secondo il governo greco infatti ci sarebbero 38 dispersi, oltre ai sette morti già riconosciuti ufficialmente.
Usb, Unione sindacale di base, e P.A.M.E. denunciano quanto successo al traghetto Norman Atlantic, accusando gli armatori di aver mandato in mare una imbarcazione incompatibile con la sicurezza della stessa e dei passeggeri. Gravi, si legge nel comunicato diffuso, le omissioni sulla sicurezza, che hanno messo a rischio la vita die 478 passeggeri e dell’equipaggio. Si chiede adesso di verificare le cause dell’incendio, l’efficienza dei mezzi antincendio, la presenza di paratie antincendio. Si chiede anche di sapere perché siano stati portati sulle scialuppe solo 150 passeggeri. “In ogni caso, l’incendio scoppiato sulla nave «NORMAN ATLANTIC», il rischio per la vita di 478 persone a bordo e le omissioni del rispetto delle norme di sicurezza, impongono che vengano stabiliti urgentemente controlli sistematici sulle navi passeggeri per verificare il rispetto degli standard di tutela della vita in mare.” dice ancora il comunicato.
Sale a sette il numero di vittime in seguito all’incendio che si è sviluppato ieri, domenica 28 dicembre 2014, sul traghetto Norman Atlantic che stava viaggiando dalle acque della Grecia verso il porto di Ancona in Italia. Il fuoco, partito dal garage della nave, è divampato a lungo e il maltempo ha rallentato molto i soccorsi. Nella giornata di ieri è stato recuperato il corpo della prima vittima, che si era gettata in acqua insieme alla moglie nel tentativo di salvarsi, oggi sono stati recuperati altri quattro corpi. E’ di poco fa la notizia che il numero delle vittime è salito fino a sette, di cui una donna e sei uomini. Il comandante del Norman Atlantic, il 62enne Argilio Giacomazzi, è stato l’ultimo a lasciare l’imbarcazione, che si trova al largo delle acqua albanesi ancora in balia delle onde. Lo fa sapere un tweet della Marina Militare e l’ha confermato anche il premier Matteo Renzi durante la conferenza stampa di fine anno indetta dall’Ordine dei Giornalisti. Giacomazzi è sceso dalla nave alle 14.50, dopo che tutti i passeggeri e i membri dell’equipaggio erano stati evacuati. “Come tutti i comandanti seri è l’ultimo ad abbandonare la nave” ha confermato il premier. A La Spezia, dove Giacomazzi risiede, ci sono ad aspettarlo la moglie e la figlia Giulia.
Si sono concluse le operazioni di salvataggio dei passeggeri del Norman Atlantic. Rimangono ancora a bordo nove membri dell’equipaggio su un totale di 56. Purtroppo sale anche il conto dei morti: non una sola vittima come si era detto a lungo, ma cinque. Sembra infatti che sul traghetto ci fossero diversi clandestini, comunque il numero esatto delle vittime è da confermare.
Tra i naufraghi messi in salvo anche un soprano greco, Dimitra Theodossiou, nota anche in Italia soprattutto a Parma dove nel 1999 si esibì al teatro Regio. Nel 2006 le venne invece consegnato il premio Parma Lirica. Si è poi esibita anche in due edizioni del festival Verdi. La donna è attualmente ricoverata all’ospedale di Lecce ma le sue condizioni non desterebbero preoccupazione.
Continuano le manovre di soccorso della Norman Atlantic, la nave che si è incendiata ieri domenica 28 dicembre 2014, al largo delle coste albanesi, mentre percorreva il suo tragitto dalla Grecia al porto di Ancona in Italia. A causa del maltempo e del mare molto mosso le manovre di salvataggio sono state difficili e, nonostante siano continuate tutta la notte, sono ancora 115 le persone a bordo (363 sono in salvo). Lo fa sapere la Marina Militare su Twitter, dove sono continui gli aggiornamenti sulla situazione. Al momento il bilancio delle vittime è di una persona, anche se un passeggero greco ha dichiarato ai media di aver visto almeno quattro cadaveri. Nel frattempo, come riporta RaiNews, il procuratore di Bari Giuseppe Volpe ha dichiarato che è stata aperta un’inchiesta per naufragio colposo: si tratterebbe, ha aggiunto, di “una prima configurazione di reato”. Sono stati diversi i problemi tecnici riscontrati durante l’ultima ispezione e controllo a cui è stato sottoposto il Norman Atlantic lo scorso 19 dicembre 2014. Il principale riportato è sicuramente il malfunzionamento delle porte taglia fuoco, ma erano stati segnalati anche problemi alla struttura stessa della nave, nonché ai sistemi di sicurezza e all’equipaggiamento necessario.
Mentre continuano le operazioni di salvataggio dei passeggeri del traghetto in fiamme, emergono particolari tutti da verificare. Al momento infatti è stato comunicata la morte di una sola persona, ma un passeggero turco tratto in salvo ha detto di aver visto quattro persone morte. Dice di averli visti sulla lancia su cui è stato portato in salvo: era buio, ha detto, e non si vedeva bene, ma sono sicuro di aver visto quattro morti davanti a me. L’uomo, arrivato a Bari insieme a un gruppo di 49 naufraghi, ha detto che molte persone si buttavano in mare, alcune sono cadute da una lancia su cui erano salite. La gente, ha detto ancora, sveniva intossicata per il fumo che ha avvolto la nave. Secondo un tweet della Marina militare italiana, 329 persone sono state tratte in salvo, 149 sono ancora sul traghetto.
A più di ventiquattro ore dallo scoppio dell’incendio. continua la lotta per mettere in salvo i passeggeri e l’equipaggio del traghetto Norman Atlantic, da ieri alla deriva al largo delle coste albanesi. Sono state portate in salvo 310 persone, ce ne sono ancora 168 da portare via. Un incubo per tutti, lunghissime ore passate al freddo e in mezzo ai fumi tossici di un incendio devastante che per fortuna non ha fatto naufragare la nave, ma l’ha lasciato del tutto senza comando, fuori rotta, in mezzo a un mare molto mosso. Nelle ultime ore sono giunte a Bari 49 persone portate da una nave mercantile di Singapore che come altre navi di passaggio nella zona si è prodigata per aiutare i naufraghi. Tra questi, quattro bambini, cinque italiani e anche due clandestini afgani. Sulla nave sono potute salire a bordo diverse persone dei soccorsi tra cui medici che hanno dato qualche sollievo a persone ormai congelate dalle lunghe ore di esposizione al freddo. dentro infatti il calore e il fumo rendeva impossibile sostare. Come si sa c’è un morto, u passeggero greco autore di un gesto sconsiderato: ha cercato di lanciarsi sullo scivolo che portava a una zattera insieme alla moglie.