E’ in corso in questi minuti una perquisizione nell’abitazione dei genitori di Loris Stival, il bambino di otto anni ucciso sabato scorso. Nella casa sono entrati agenti di polizia e carabinieri, oltre al capo della squadra mobile Nino Ciavola e al capitano dei carabinieri Domenico Spadaro. La perquisizione è stata autorizzata dalla procura di Ragusa. Nella serata di ieri invece la mamma del bambino è stata nuovamente ascoltata come persona informata sui fatti, mentre oggi è stato diffuso un video che in parte smentisce la sua versione dei fatti: la donna ha infatti sempre raccontato di aver accompagnato Loris davanti all’entrata della scuola sabato mattina, ma le immagini dimostrerebbero che il bambino non è mai salito su quell’auto.



Possibile svolta nel giallo di Ragusa. Un video trasmesso dal Tg1 mostra le immagini riprese dalla telecamera di sorveglianza posta di fronte all’abitazione della famiglia Stival a Santa Croce di Camerina, il comune in provincia di Ragusa dove è stato ucciso il piccolo Loris Andrea. Il video mostra ciò che è successo la mattina di sabato 29 novembre, il giorno in cui il bambino di otto anni ha perso la vita dopo essere scomparso: si vede la madre uscire di casa insieme ai due figli, Loris e il fratellino, ma solo quest’ultimo salirà sull’auto. Loris ha infatti una lite con la donna e alla fine rimane sul marciapiede per poi rientrare in casa. E’ probabilmente per questo che tutte le altre telecamere sparse nella cittadina non hanno mai ripreso il suo volto: perché lui su quell’auto non è mai salito. Eppure la madre ha sempre raccontato di aver lasciato il figlio davanti alla scuola dopo averlo accompagnato con la macchina. C’è dunque qualcosa che non torna nel suo racconto. Clicca qui per vedere il video



Drammatici dettagli emergono dalle indagini sulla tragica scomparsa di Loris Stival, il bambino di otto anni ucciso sabato scorso a Santa Croce Camerina. Come riportato dal quotidiano La Stampa, gli investigatori sarebbero convinti che vi sia il movente sessuale dietro l’assassinio del piccolo, trovato nel canalone senza slip e con i pantaloni slacciati, ma anche che gli abusi andassero avanti da tempo. Sembra inoltre ormai certo che Loris conoscesse l’omicida, la stessa persona che lo ha avvicinato sabato mattina e che probabilmente lo aveva già circuito da tempo. Come detto più volte anche dalla madre, il piccolo aveva un carattere introverso e non dava confidenza facilmente: gli investigatori stanno quindi tentando di stringere il cerchio per arrivare il prima possibile al responsabile.



Sono almeno quaranta le telecamere di sicurezza disseminate nel piccolo comune di Santa Croce Camerina, eppure il volto del piccolo Loris Stival, il bimbo di otto anni trovato morto sabato scorso, non viene inquadrato neanche una volta. E’ giallo sulle riprese che gli investigatori stanno scrupolosamente analizzando in queste ore: la madre ha dichiarato di averlo lasciato davanti alla scuola alle 8.30 di sabato ed effettivamente i video mostrano l’auto arrivare di fronte all’ingresso. Ci sono la donna, 25 anni, e il fratellino di Loris, quattro anni, ma della piccola vittima nessuna traccia (o almeno non visibile). Anche le altre telecamere, installate sul territorio comunale grazie a un progetto europeo sulla sicurezza (e oltre a quelle di negozi, banche e altri esercizi della zona), non hanno mai inquadrato il bambino trovato senza vita in quel canalone. Proprio per fare luce su questi dubbi, la madre di Loris è stata nuovamente convocata e ascoltata in Questura come persona informata sui fatti: durante l’interrogatorio, durato tre ore, la donna avrebbe anche fatto sapere che gli slip trovati davanti alla scuola non sarebbero del figlio. Si attende quindi l’esito degli esami che dovranno chiarire questo aspetto.