Bomba in chiesa. Non è successo nei territori martoriati di Siria e Iraq, ma a Roma, nel quartiere di Primavalle. Per fortuna un ordigno fatto in casa, per spaventare, ma l’effetto ottenuto è stato proprio quello di spaventare le persone che erano in chiesa ieri per la messa dell’ultimo dell’anno. Quattro ragazzi, due di 17 anni e due di 18, si sono pure vantati con i loro amici al bar della bella impresa, mostrando le foto dell’ordigno piazzato fuori di una finestra della chiesa di San Lino Papa mentre dentro era in corso la liturgia e c’erano molti fedeli. Il botto ha mandato in frantumi la vetrata, dunque l’ordigno era piuttosto potente e pericoloso. Grazie alle immagini di una telecamera sul luogo gli agenti di polizia hanno potuto identificare i giovani e procedere con la denuncia per uso e detenzione di sostanze esplodenti e danneggiamento aggravato. 



La Polizia amministrativa della questura di Roma ha voluto preparare un video in merito alla Normativa Europea che regola l’utilizzo dei botti e che è in vigore già da tempo in Italia. In particolare, a causa dell’entrata in vigore, alcuni prodotti – tra botti e fuochi d’artificio – alcuni risulteranno illegali. Vediamo le regole di commercio e vendita: la categoria CE tipo 3 prevede l’acquisto del prodotto esclusivamente da parte di persone maggiorenni, ovvero che hanno compiuti i 18 anni di età, che sono in possesso del Certificato di Porto d’Armi e in possesso, inoltre, del nulla osta. I botti in categoria CE tipo 2, invece, potranno essere comprati solamente da maggiorenni in possesso di un documento di identità valido. La categoria CE di tipo 1, al contrario delle altre due, è in libera vendita in tabaccherie e supermercati che non hanno alcuna specifica licenza. Possono essere acquistati da chiunque, a patto che il compratore abbia più di 14 anni. Dunque le categorie CE riportate sono quelle che corrispondono alle regole imposte dalla nuova Normativa, ma tutti i fuochi d’artificio precedenti da smaltire sono stati riclassificati dal Ministero dell’Interno. Non riporteranno sull’etichetta le categorie CE 1,2, o 3, ma riportano la categoria 5 DE e sono in libera vendita come quelli di categoria CE 4. Fino al momento in cui non verranno smaltiti, bisogna fare attenzione che siano stati in ogni caso correttamente classificati dal Ministero, ovvero che riportino effettivamente la categoria 5 DE: altrimenti si tratta di prodotti illegali e con un rischio di pericolosità Clicca qui per il video con le parole della direzione amministrativa della questura di Roma in merito all’acquisto dei fuochi d’artificio.



Leggi anche

Chiesa anglicana, stop a inni 'non inclusivi': la circolare desta sconcerto/ “No a offese ad altre religioni"