Lo hanno preso mentre si trovava in corridoio, lo hanno portato a forza in bagno dove lo hanno avvolto con della pellicola trasparente. Qui lo hanno messo per i piedi dentro a un water poi lo hanno portato in classe come un trofeo da far vedere a tutti. In cattedra c’era anche una insegnante, ma da quanto sembra la donna non ha fatto niente. A questo punto il ragazzino sempre avvolto nella pellicola trasparente è scivolato a terra battendo la gola contro lo spigolo di un banco ed è morto soffocato davanti agli occhi di tutti. E’ il resoconto di un atroce episodio di bullismo avvenuto a Mosca, nell’istituto Numero 8 del collegio del politecnico della capitale russa. Secondo diversi studenti, Sergei Casper, la vittima, era oggetto di episodi di bullismo da mesi, ma nessuno era mai intervenuto in sua difesa. I responsabili della scuola invece si sono dichiarati all’oscuro di quanto accaduto mentre gli studenti responsabili dell’episodio culminato con la morte del diciassettenne sarebbero stati espulsi dalla scuola. Episodio analogo ma diverso nelle modalità è invece accaduto negli Stati Uniti, dove una ragazza di 16 anni si è impiccata il giorno di Natale perché vittima di bullismo su Internet.