Oggi, mercoledì 31 dicembre 2014, Papa Francesco celebrerà i Vespri della Solennità di Maria Santissima Madre di Dio e il canto del Te Deum, dalle 17.00 nella Basilica di San Pietro. Ma gli appuntamenti per il Pontefice con i fedeli cristiani non sono finiti: infatti, il portavoce vaticano padre Federico Lombardi ha dichiarato all’AdnKronos che dopo la celebrazione Papa Francesco andrà a visitare il presepe che è stato allestito in Piazza San Pietro. Sicuramente – ha aggiunto – si fermerà a salutare la folla e terrà un altro momento di preghiera e riflessione. Al termine della visita, il Papa rientrerà nella domus Santa Marta e con ogni probabilità, dalle 20.30, assisterà insieme a milioni di italiani al discorso di Giorgio Napolitano, Presidente della Repubblica che raggiunge il termine del suo secondo mandato proprio con il concludersi di quest’anno. Saranno dunque strutturati in questo modo gli ultimi saluti del Papa per questo 2014 ricchissimo di viaggi e testimonianze, a partire dalle visite in Turchia, Albania e Corea del Sud.
Oggi, mercoledì 31 dicembre, alle ore 17 nella Basilica di san Pietro Papa Francesco celebrerà i Primi Vespri della Solennità di Maria Santissima Madre di Dio, cui faranno seguito l’esposizione del Santissimo Sacramento, il tradizionale canto del “Te Deum”, a conclusione dell’anno civile, e la Benedizione Eucaristica. Domani mattina, 1° gennaio 2015, alle 10.00 invece il pontefice celebrerà la Santa Messa della Solennità di Maria Santissima Madre di Dio nell’ottava di Natale, ricorrendo la XLVIII Giornata Mondiale della Pace sul tema: “Non più schiavi, ma fratelli”. Sul sito del Vaticano è già possibile leggere il testo integrale del messaggio che si conlcude con queste parole: “Sappiamo che Dio chiederà a ciascuno di noi: “Che cosa hai fatto del tuo fratello?”. La globalizzazione dell’indifferenza, che oggi pesa sulle vite di tante sorelle e di tanti fratelli, chiede a tutti noi di farci artefici di una globalizzazione della solidarietà e della fraternità, che possa ridare loro la speranza e far loro riprendere con coraggio il cammino attraverso i problemi del nostro tempo e le prospettive nuove che esso porta con sé e che Dio pone nelle nostre mani”.