È praticamente certo che i pedaggi delle autostrade aumenteranno a partire dal 1° gennaio 2015. Ancora non si capisce quale sarà l’entità del rincaro. Adeguamento al tasso di inflazione, investimenti recupero degli introiti dovuto al calo del traffico sono le principali ragioni addotte dai gestori della rete per chiedere l’autorizzazione al ministero dei Trasporti a un rincaro delle tariffe, che variano appunto da gestore a gestore. Le richieste sono state in alcuni casi molto esose: basti pensare che per l’Autostrada dei parchi (la A-24 che collega Roma e Teramo) è stata del +8,3%, mentre sulle Autostrade centro padane (Brescia-Savona) si è arrivati all’8%.
Maurizio Lupi, ministro dei Trasporti, nella relazione presentata al Consiglio dei ministri, ha spiegato che in realtà gli aumenti verranno autorizzati fino a un massimo dell’1,5%, così da non sforare l’inflazione programmata. Tuttavia, non sono mancati degli appunti a questa decisione, dato che l’indice dei prezzi difficilmente sarà a quei livelli (tenendo conto che già per il 2014 l’inflazione reale è stata inferiore a quella programmata: 1,1% contro 1,2%).
Le associazioni dei consumatori sono sul piede di guerra e Federconsumatori ha rilasciato un comunicato di cui riportiamo il testo: “Dopo l’aumento per i pedaggi autostradali concesso nel 2014, pari al +3,9%, contro un tasso di inflazione pari all’1,2%, ora sembra vi sia l’intenzione da parte del Governo di concedere un ulteriore aumento dell’1,5% dal 1 gennaio 2015, a fronte di un tasso di inflazione che si attesta ad appena il +0,2%. Un’operazione che ci trova nettamente contrari. Ribadiamo con fermezza il nostro no a questi aumenti, anche perché il Paese sta attraversando una fase di netta deflazione, con il potere di acquisto delle famiglie a livelli infimi ed una crisi economica che non accenna ad arrestarsi. In tale contesto l’aumento delle tariffe autostradali avrebbe una duplice ricaduta negativa: da un lato determinerebbe aumenti ricadute dirette sugli automobilisti, dall’altro l’incremento dei costi di trasporto riporterebbe aumenti sui prezzi dei beni trasportati su gomma. Sarebbe l’ennesimo, intollerabile, regalo, a cui ci opponiamo con decisione. Anche perché nel biennio 2014-2014, a fronte di un tasso di inflazione del +1,4%, si avrebbe un aumento delle tariffe autostradali allucinante, pari al +5,4%: oltre 3 volte il tasso di inflazione!”.
In attesa di capire se l’aumento sarà dell’1,5% su tutta la rete, va evidenziata l’iniziativa della Brebemi, l’autostrada A-35 che collega Milano e Brescia, che ha deciso di estendere a tutti gli utenti le agevolazioni riservate ai pendolari. Lo sconto è del 15% e se ne può usufruire mediante il Telepass, e sarà valido solo per coloro che percorrono l’intera tratta Arco TEEM-A58 e BreBeMi-A35 (da Pozzuolo Martesana a Chiari Est e viceversa; e da Liscate a Chiari Est e viceversa) fino al 31 maggio 2015.