E’ un classico: quando i governi abbisognano di soldi freschi, si fa leva sull’aumento di beni di cui fanno uso milioni di persone. Dal fumo agli alcolici, dal pedaggio autostradale alla benzina, è tutto un aumento anche nell’ormai vicinissimo 2015. Non che gli alcolici e lei sigarette siano beni indispensabili come la benzina, naturalmente, anzi farne a meno fa solo bene alla salute. Dal primo gennaio comunque aumenteranno le accise sul fumo tra i 20 e i 40 centesimi per tutti quei pacchetti di sigarette che costano fino a 4 euro e 40 centesimi. Dunque si colpiscono tutte le marche di sigarette che costano di meno. Per quanto riguarda la sigaretta elettronica è stato introdotto uno sconto fiscale del 50% mentre invece aumenteranno i flaconi per via di una tassa di 3,33 euro sulle ricariche da 10 millilitri. Secondo l’associazione dei produttori di e-cig, l’Anafe, si arriverà alla fine a aumenti anche del 100% dei prezzi di vendita al dettaglio.