Decine di cittadini hanno inveito contro Veronica Panarello all’uscita dalla Questura di Ragusa dopo l’interrogatorio durato circa cinque ore. “Vergogna, vergogna”, ha gridato qualcuno, mentre un applauso è stato riservato al passaggio delle forze dell’ordine. La donna, madre di Loris Stival e accusata dell’omicidio del figlio, è stata poi condotta in carcere. “La mia assistita è serena per l’inchiesta ma distrutta dal punto di vista umano: le manca suo figlio e anche la sua famiglia. È stata un’indagine leggermente frettolosa e sono certo che alla fine si potrà giungere alla verità”, ha detto l’avvocato di Veronica Panarello, Francesco Villardita. Durante l’interrogatorio, ha aggiunto il legale, la donna “ha ribadito la sua versione fornita il 29 novembre scorso sulla scomparsa del figlio, confermando fino in fondo la sua ricostruzione”.



È durato cinque ore l’interrogatorio di Veronica Panarello, la madre di Loris Stival, il bambino di otto anni trovato morto il 29 novembre scorso in un canale di Santa Croce Camerina, in provincia di Ragusa. Dopo essere stata sottoposta a fermo con l’accusa di omicidio volontario, aggravato dal legame di parentela, e occultamento di cadavere, la donna è stata nuovamente interrogata oggi dal procuratore capo di Ragusa, Carmelo Petralia, e dal sostituto Marco Rota. Non c’è stata alcuna confessione da parte della madre che anzi ha ribadito la sua innocenza: esperti della Polizia Scientifica hanno eseguito un prelievo del Dna, poi la donna è stata trasferita nel carcere di Piazza Lanza a Catania.



“Non voglio parlare, non è il momento: sono molto alterato”. È questo l’unico commento rilasciato da Andrea Stival, il nonno paterno di Loris, raggiunto al telefono dall’Ansa. La nuora, Veronica Panarello, è accusata di aver ucciso il figlio di otto anni. Ha invece commentato la vicenda Giovanna Campo, dirigente scolastica della scuola “Falcone-Borsellino” frequentata dal bambino. “Non ci posso credere che una madre uccide il proprio figlio”, ha detto, confermando che oggi quattro psicologi dell’Asp hanno incontrato gli studenti dell’istituto. “I ragazzi avevano voglia di parlare, ognuno ha dato la propria versione dell’accaduto, con una ricostruzione personale. Li ho invitati alla prudenza come è doveroso, spiegando loro la differenza tra fatto certo e ipotesi”, ha aggiunto la dirigente scolastica. “Il problema siamo noi grandi – ha poi concluso – che non siamo in grado di dare certezze e soprattutto trattenere le emozioni, l’emozione traspare anche perchè in questo momento è ancora tanta e c’è grande dolore”.



“Se è stata lei mi cade il mondo addosso”. Lo ha detto Davide Stival, il padre del piccolo Loris, il bambino ucciso lo scorso 29 novembre e per il cui omicidio è in stato di fermo la madre, Veronica Panarello, che ieri pomeriggio è stata prelevata dalla polizia dalla sua abitazione a Santa Croce Camerina. “Non ci credo che Veronica abbia ucciso Loris, proprio non ci credo”, ha invece commentato Antonella Stival, zia paterna di Veronica, che difende la nipote. “Non è stata lei – ha aggiunto – il mio pensiero e il mio cuore sono con lei. Ricordiamo che per il momento è soltanto in stato di fermo e quindi aspettiamo gli sviluppi dell’inchiesta. È sempre stata una mamma splendida e speciale”.

Si è avvalsa della facoltà di non rispondere Veronica Panarello, la venticinquenne in stato di fermo da ieri sera con l’accusa di aver ucciso suo figlio di otto anni, Loris Andrea Stival. La donna, che ha trascorso la notte in Questura, è stata sottoposta stamattina a un nuovo interrogatorio ma ha scelto di non rispondere alle domande del procuratore capo di Ragusa, Carmelo Petralia, e del sostituto Marco Rota. “E’ stata indagata mediaticamente dieci giorni prima dell’atto formale, mi auguro che ora non la condannerete mediaticamente prima di una sentenza definitiva e di un regolare processo”, ha detto qualche ora fa Francesco Villardita, l’avvocato della donna accusata di omicidio volontario, aggravato dal legame di parentela, e occultamento di cadavere.

C’è sgomento e incredulità a Santa Croce Camerina, in provincia di Ragusa, dopo il fermo di Veronica Panarello, la mamma di Loris Andrea Stival accusata di aver ucciso il figlio di otto anni il cui corpo è stato trovato il 29 novembre scorso. “Non so come spiegare a mio figlio che non deve parlare con gli sconosciuti, ma che poi qualcosa di terribile può invece accadere in famiglia”, dice una mamma residente nel comune siciliano. “È difficile dire al proprio figlio che la famiglia è il luogo più protetto quando accadono queste cose”, commenta un’altra donna, mentre per altre “la famiglia che protegge i bambini, adesso non diventi per tutti l’orco”. Però, nonostante lo “sgomento umano del dramma”, alcune mamme si dicono sollevate: “L’orco non c’è, e noi, è inutile nasconderlo, siamo più tranquille”.

E’ in programma questa mattina il nuovo interrogatorio di garanzia per Veronica Panarello, la madre del piccolo Loris che al momento si trova in stato di fermo con l’accusa di omicidio aggravato e occultamento di cadavere. A momenti dovrebbe arrivare presso la Questura di Ragusa l’avvocato Francesco Villardita, il legale della donna che ha trascorso la notte nella camera di sicurezza della Questura. Tutto è iniziato la mattina del 29 novembre quando Loris, che frequentava la terza elementare, non si è presentato a scuola all’istituto “Falcone e Borsellino” di Santa Croce Camerina e scompare. A lanciare l’allarme è la madre. Il suo corpo senza vita viene ritrovato nel pomeriggio alle cinque in un canalone di scolo. Il piccolo è senza slip e con i pantaloni slacciati, da un primo esame autoptico risulta che non ha subito violenze sessuali. Una morte quella del piccolo avvenuta per strangolamento con una fascetta di plastica. A ritrovare il corpo di Loris è Orazio Fidone, 65 anni, ex impiegato dell’Enel e cacciatore per hobby. L’uomo viene iscritto nel registro degli indagati “come atto dovuto”. Le prime versioni della madre non convincono gli investigatori, che dalle telecamere seguono gli spostamenti della madre, che smentiscono le sue parole. Da qui il fermo della giovane madre. (Serena Marotta)

Un interrogatorio cominciato ieri pomeriggio tardi, quando le forze di polizia si recano a casa di Veronica Panarello, madre di Loris Stival, il bambino di 8 anni trovato morto alcuni giorni fa. Insieme al marito si reca in questura dove si svolge un primo interrogatorio. I suoi legali rassicurano la stampa: non è in stato di arresto. Poi l’interrogatorio continua invece fino alle due di notte e la donna viene formalmente incrminata con l’accusa di omicidio aggravato e occultamento di cadavere. Stamattina l’interrogatorio riprenderà, lei intanto si difende: non ho ucciso io Loris, era il mio bambino. Ma ci sono gravi indizi di colpevolezza come dicono gli inquirenti . Al contrario di quanto detto negli ultimi giorni, la donna avrebbe agito da sola. Data la gravità dei reati contestati, entro 48 ore il gip deciderà la convalida del fermo e anche l’arresto, che sembra scontato a questo punto.