Nuovo colpo di scena nel caso Abu Omar, l’imam milanese arrestato e deportato segretamente in Egitto da parte di agenti dei servizi segreti americani con la collaborazione di quelli italiani. E’ stata infatti annullata senza rinvio la sentenza della Corte di appello che aveva condannato a dieci anni di reclusione Niccolò Pollari, ai tempi capo del Sismi, a nove anni Marco Mancini suo vice, e a sei anni tre agenti dei servizi segreti. Adesso sono stati tutti prosciolti con la motivazione che l’azione penale nei loro confronti non poteva essere eseguita per via dell’esistenza del segreto di Stato. Il caso fece molto scalpore: deportato in Egitto, l’imam venne rinchiuso in carcere e torturato, perché sospettato di essere legato ad Al Qaeda. Era infatti il periodo dell’immediato dopo attentato alle Torri gemelle di New York, e Abu Omar era noto per le sue posizioni estremiste. Ma non finisce qua perché adesso dovrà essere celebrato un nuovo processo, anche se il prossimo 6 aprile scatterà la prescrizione.