Dopo oltre due anni dal tragico naufragio della Costa Concordia, avvenuto il 13 gennaio 2012 all’Isola del Giglio e costato la vita a 32 persone, Francesco Schettino è salito poco fa a bordo del relitto. Il comandante è stato il primo del suo gruppo a mettere piede sulla nave, mentre poco prima era arrivato a destinazione anche il gruppo con i giudici del tribunale di Grosseto. Una volta a bordo, Schettino ha ricevuto come le altre persone presenti una mappa dove sono riportati i ponti emersi della Concordia e dei percorsi per raggiungere in sicurezza la sala del generatore di emergenza, dove è previsto il sopralluogo di oggi e la successiva perizia. Una volta imboccata la strada per il porto, Schettino è stato circondato da decine di giornalisti e cameraman, ma non ha rilasciato alcuna dichiarazione. Ha invece parlato ieri, una volta arrivato sull’isola: “Sono al Giglio per contribuire all’accertamento della verità, mettendoci la faccia, come ho sempre detto”, ha dichiarato, spiegando di voler “assistere i miei consulenti impegnati negli accertamenti necessari a comprendere le cause e le dinamiche del mancato funzionamento di alcune apparecchiature”. Ha commentato la giornata di oggi anche il sindaco dell’Isola del Giglio, Sergio Ortelli: “Più che i due giorni di Schettino al Giglio, sono importanti i due anni dalla tragedia della Concordia. Questa giornata è importante non perché si accendono i riflettori sull’Isola ma perché si accende di nuovo il dolore per quanto accaduto. E’ una giornata importante per fare chiarezza sulla vicenda, come auspicano i gigliesi e tutti quelli colpiti da questa vicenda”.