E’ stata aperta un’istruttoria nei confronti del giudice Alessandro Nencini, il presidente del collegio che ha condannato Amanda Knox e Raffaele Sollecito per l’omicidio della studentessa inglese Meredith Kercher. Lo ha stabilito il procuratore generale della Cassazione, Gianfranco Ciani, a seguito delle polemiche scaturite dalle interviste rilasciata dal magistrato appena poche ore dopo la sentenza e prima che le motivazioni venissero depositate. Già il ministro della Giustizia Cancellieri aveva incaricato due giorni fa i suoi ispettori di svolgere “accertamenti preliminari” sulla vicenda. Nel corso di un’intervista al Corriere della Sera, Nencini aveva spiegato i motivi che hanno portato al ribaltamento della precedente sentenza: “Al momento posso dire che fino alle 20,15 di quella sera i ragazzi avevano programmi diversi, poi gli impegni sono saltati e si è creata l’occasione. Se Amanda fosse andata al lavoro probabilmente non saremmo qui”. Dopo la bufera, Nencini si è difeso parlando con l’Ansa: “Non ho inteso anticipare in alcun modo le motivazioni della sentenza, non ho espresso alcun giudizio sulla strategia processuale delle difese degli imputati. Se le mie parole hanno generato fraintendimenti su questo punto e sulla assoluta legittimità della scelta di un imputato di rendere spontanee dichiarazioni me ne rammarico”.