Tre anni e quattro mesi di carcere per Gabardi El Habib, il pirata della strada che il 10 luglio del 2013 travolse e uccise una ragazza di 16 anni, Beatrice Papetti, sulle strade di Gorgonzola. L’uomo, di origine marocchina, si era costituito spontaneamente dopo una settimana dal tragico fatto, ma il giudice non gli ha riconosciuto alcuna attenuante: l’accusa era di omicidio colposo e omissione di soccorso. All’uomo è anche stata sospesa la patente per tre anni mentre il risarcimento danni alla famiglia deve ancora essere quantificato e lo sarà in sede civile. Per lui era stata chiesta una condanna a 4 anni e otto mesi. Il padre di Beatrice dice che la pena inflitta non è quella che l’uomo si sarebbe meritato, ma che purtroppo così è la legge italiana. Ha poi detto che le scuse dell’imputato, presentate durante il processo, non possono essere considerate scuse autentiche, ma fatte solo per impressionare la giuria e che si sia costituito solo dopo che aveva capito che sarebbe stato comunque arrestato. L’avvocato della famiglia Papetti ha commentato che si tratta di pene che non corrispondono alla gravità del caso e che solo l’introduzione del reato di omicidio stradale potrebbe quantificare pene adeguate.