Il 2 marzo si festeggia Santa Angela de la Cruz, religiosa spagnola vissuta a cavallo tra Ottocento e Novecento e simbolo della carità e della misericordia in favore della povertà.
Maria de los Angeles Guerrero Y Gonzalez nasce a Siviglia il 30 gennaio 1846 da una famiglia socialmente povera ma allo stesso tempo ricca dal punto di vista religioso. I suoi genitori hanno avuto ben quattordici figli, la maggior parte dei quali è morta giovane. Cresciuta in famiglia, spesso accompagna suo padre in chiesa fin da piccola, quando a meno di dieci anni ha già ottenuto la Prima Comunione e la cresima. A dodici anni lascia la scuola e inizia a lavorare in un negozio di calzature. A diciannove anni richiede di essere inserita nel convento delle Carmelitane scalze, ma non è accettata perché troppo gracile. Dopo qualche anno, diventa postulante a Siviglia, si ammala gravemente ma guarisce senza aver bisogno di un medico.
Nel 1871, Angela promette al Signore di vivere un’esistenza basata sui principi evangelici e dopo qualche anno, nel 1875, insieme a tre consorelle, Josefa Pena, Juana e Juna Magdan, fonda la Congregazione delle Sorelle della Compagnia della Croce. Suor Angela viene nominata come sorella maggiore e le quattro si dedicano totalmente alla carità e alla cura degli infermi, vivendo una vita all’insegna dell’umiltà. L’anno successivo, Siviglia viene colpita da una grave epidemia di vaiolo e le consorelle si danno fortemente da fare per bloccare la diffusione della malattia ed assistere i malati. Successivamente, Angela pronuncia i voti perpetui, prima che papa Pio X e la Santa Sede approvano l’Istituto nel 1904.
L’Istituto della Congregazione riscuote subito un grande successo e la Chiesa e la società di Siviglia rimangono molto colpite dall’opera delle suore. Suor Angela viene eletta in quattro occasioni come Superiora Generale e l’Istituto ottiene consensi sempre maggiori. Le sue figlie hanno beneficiato e non poco del suo immenso lavoro e il popolo l’ha sempre ammirata, fino a definirla come la ‘madre dei poveri’. Alla quarta rielezione, il Cardinale di Roma stabilisce che Angela non può più esercitare a causa della sua età anziana e al suo posto viene eletta suor Gloria.
La sua vita resta tutta al servizio di Dio fino agli ultimi giorni, con un’esistenza dedicata alla propria santificazione e ad una preghiera costante. Nel 1931 subisce un attacco di emiplegia e riceve l’unzione dei malati. Negli ultimi nove mesi della sua vita Angela non è più in grado di parlare a causa della malattia e il 2 marzo 1932, alla veneranda età di 86 anni, muore nella sua città, a Siviglia. Il 5 novembre 1982 papa Giovanni Paolo II la beatifica a Siviglia, mentre dopo ventuno anni lo stesso pontefice la canonizza.