E’ attualmente in corso l’atteso incontro tra Papa Francesco e il presidente degli Stati Uniti Barack Obama, arrivato ieri sera a Roma. E’ la seconda volta che il numero uno della Casa Bianca arriva in Vaticano, dopo la visita nel 2009 a Benedetto XVI. “Quando il Papa parla le sue parole hanno un peso enorme”, ha detto Obama in una recente intervista al Corriere della Sera. “E non è solo un problema economico: al fondo di tutto c’è una questione etica. Io credo che, incalzandoci di continuo, il Papa ci metta sotto gli occhi il pericolo di abituarci alle sperequazioni. Di abituarci, cioè, a questo tipo di disuguaglianze estreme fino ad accettarlo come normale. È un errore che non dobbiamo commettere. Credo che questo sarà uno dei principali temi della nostra conversazione”. E se il presidente Usa è convinto che “la globalizzazione e lo sviluppo dei commerci hanno contribuito in pochi decenni a portare centinaia di milioni di persone fuori dalla povertà”, il Papa ha ragione “che questi progressi non hanno raggiunto un numero sufficiente di esseri umani, che troppa gente resta indietro”. “Per quanto mi riguarda – ha concluso – cercherò di illustrare al Pontefice le iniziative che stiamo prendendo negli Stati Uniti per creare lavoro, aumentare i salari e i redditi complessivi e, in definitiva, aiutare le famiglie ad andare avanti […] Sono ansioso di ascoltare i pensieri del Papa su come possiamo vincere la nostra sfida”.



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