Non solo negli ospedali: il consiglio sanitario della regione Toscana ha dato il via libera alla somministrazione della Ru486, la nota pillola abortiva, anche nei consultori. E’ il primo caso del genere in Italia. La decisione sarebbe stata presa in linea con quanto stabilisce la legge 194 che parla di possibile uso di metodi alternativi a quelli chirurgici per l’interruzione della gravidanza anche all’interno dei poliambulatori, come ai tempi venivano definiti gli attuali consultori. Il consiglio sanitario ha dunque espresso parere positivo sull’uso della pillola spiegando anche la metodologia tecnica: la donna che ne fa uso dovrà restare per due ore in osservazione presso lo stesso consultorio. Dopo 48 ore dovrà tornare per assumere un secondo farmaco e dopo 15 giorni dovrà effettuare una visita di controllo. Il consiglio spiega anche come funziona dal punto vista legislativo: “Non importa una delibera, perché abbiamo agito all’interno legislazione vigente”. Nella nota resa pubblica anche un commento che potrebbe suscitare polemiche: “Il consultorio è adatto anche perché accoglie al meglio la donna. Qui infatti vengono fatte azioni di sostegno e si promuove la contraccezione “.