Quando scoppia la primavera, alla fine non ce ne accorgiamo (e diciamola la mitica frase: “non ci sono più le mezze stagioni”). E invece la luce delle giornate che si allungano è qualcosa che mette energia, è una promessa. La dico grossa: è qualcosa che Dio ha inventato per darci la forza di andare avanti, con la curiosità di vedere una promessa. Promette passeggiate, raccolti, tepori, gusti e chi più ne ha più ne mette. Il prologo della primavera, da otto anni, a casa mia si chiama Golosaria tra i castelli del Monferrato, un festival incredibile dove in un solo week end (in questo caso l’8 e 9 marzo) si aprono i castelli, le case nobili, i paesi, con loro piazze, che nessun’altra generazione saprebbe mai più immaginare in quel modo. Golosaria perché vengono i produttori del mio libro “Il Golosario”, che espongono e vendono nel maestoso castello di Casale Monferrato (sono 60) mentre altri sono disseminati nei paesi, fino a 200 unità che propongono cose buone.
Nel castello di Uviglie ci saranno 30 produttori di bollicine, fra vigneron dello Champagne e produttori italiani di brut da vitigni autoctoni (una vera chicca). A Murisengo, il castello ospita i produttori locali di cose buone (tutti da conoscere), mentre nei castelli di Camino e di Gabiano, i manieri del XI secolo, tra i più belli che ci ha consegnato la storia, si degustano i vini. A Vignale Monferrato si accende la piazza coi prodotti a denominazione comunale, mentre a Serralunga di Crea si inaugura la prima grignolinoteca dedicata al vino simbolo del Monferrato: il Grignolino. E poi musica, libri (Giovanni Storti a Vignale presenta il suo libro, mentre a Murisengo toccherà a quello sul Titanic italiano, la Principessa Mafalda dove sarebbero dovuti salire i genitori di Papa Bergoglio).
E che dire degli internot di Fubine e della cucina sulle stufe a Lu Monferrato, mentre a Grana si raduneranno i comuni che hanno la denominazione comunale sull’agnolotto e a Casorzo si ballerà il tango argentino. Cercate il castello di Piea o quello di Giarole, entrambi da visitare, mentre a Mirabello Monferrato si raduneranno i Comuni virtuosi d’Italia, che hanno fatto un’associazione, cosi come i Comuni a denominazione comunale che lanceranno il loro sodalizio a Vignale. A Montemagno si fa l’asin trekking, e a Grazzano Badoglio dove riposa Aleramo primo marchese del Monferrato (anno 961) tutti i cortili delle case nobili saranno a disposizione del pubblico abbinati a un produttore di vino.
Chiuderemo li Golosaria nel chiostro del monastero benedettino del X secolo, tagliando la torta di Aleramo dopo aver assaggiato la zuppa dell’abate. Io è Marco Gatti siamo di li, lui di Rosignano Monferrato io di Masio. Abbiamo le colline sinuose del Monferrato negli occhi e nel cuore, abbiamo i saperi dei nostri nonni e dei nostri genitori, che si sono guadagnati una vita partendo da quelle terre, che oggi vogliamo mettere a sistema, vogliamo far risplendere, crisi o non crisi. Ad Asti ci sarà la fiera dei vini della Luna di Marzo, mentre ad Alessandria, già da venerdì, si aspetterà Golosaria con l’aperitivo alla Marengo. Bisogna esserci, sto dicendo agli amici: guardate sul sito www.golosaria.it l’entusiasmo che cresce di giorno in giorno. Ci sarà il sole a Golosaria. Ci sarà da divertirsi, commuovendosi ancora di quella promessa: arriva la primavera.