Dopo le indiscrezioni circolate questa mattina, è stata confermata la visita di Papa Francesco in Terra Santa, prevista dal 24 al 26 maggio. Lo ha annunciato il vice direttore della Sala Stampa della Santa Sede, padre Ciro Benedettini, commentando quanto fatto inizialmente sapere dalla stampa israeliana riguardo lo sciopero dei dipendenti del ministero degli esteri nello Stato Ebraico. “In questi giorni – ha spiegato Benedettini – è previsto il viaggio preparatorio del responsabile organizzativo dei viaggi papali, dottor Alberto Gasbarri”.
Il quotidiano online The Times of Israel pubblica oggi, dandola per ufficiale, la notizia che la visita del papa in Israele, prevista dal 24 al 26 maggio, sarebbe stata cancellata. Nessun motivo politico dietro la decisione, viene scritto, solo un banale sciopero dei dipendenti del ministero degli esteri israeliani che impedirebbe l’appropriata preparazione dell’importante visita. Secondo la fonte che ha rilasciato la notizia al quotidiano, lo stesso ministro degli esteri israeliano ha detto che, in accordo con il Vaticano, la visita del Papa non sarà spostata ad altra data, ma cancellata. Lo scorso mercoledì anche la visita prevista del primo ministro inglese Cameron organizzata per il 12 marzo è stata cancellata. Fonte di questa notizia è il portavoce del ministero degli esteri, Yigar Palmor, che ha detto al giornale che proseguire i preparativi della visita pontificia senza la collaborazione del ministero degli esteri è praticamente impossibile. Lo sciopero in atto è dovuto alla richiesta di aumenti salariali e migliori condizioni di lavoro per i diplomatici. Da parte del Vaticano il commento di Padre Lombardi: “Lo sciopero può dare difficoltà per la preparazione del viaggio, ma per ora per noi non c’è altro”.