Un caso oscuro tutto da chiarire, che per il momento vede l’arresto di una ragazza ventenne che ha abortito all’ottavo mese di gravidanza. E’ successo in provincia di Pescara, a Civitaquana: è stata arrestata per infanticidio e occultamento di cadavere. Una lunga indagine ancora in corso aperta mesi fa quando si è scoperto che la donna ha abortito in una struttura clandestina con l’aiuto di un ginecologo di Pescara e di un infermiere in pensione. Lei si sarebbe giustificata dicendo che il marito, un uomo di 28 anni originario del Marocco, l’avrebbe abbandonata durante la gravidanza, quindi con l’aiuto di alcuni conoscenti ha deciso di abortire. Il ginecologo e l’infermiere sono stati iscritti sul registro degli indagati, si indaga su altre persone possibilmente coinvolte. Lei intanto è in carcere con la pesantissima accusa di aver ucciso un bambino non ancora nato ma ormai prossimo a farlo.



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