“La mia riconoscenza va alle Delegazioni ufficiali di tanti Paesi, venute per rendere omaggio a due Pontefici che hanno contribuito in maniera indelebile alla causa dello sviluppo dei popoli e della pace”. Queste le parole di Papa Francesco al termine della Messa per la canonizzazione di Giovanni XXIII e Giovanni Paolo II, subito prima del Regina Caeli. Il Santo Padre ha ringraziato anche le autorità italiane “per la preziosa collaborazione”, dicendosi grato “a tutti coloro che con grande generosità hanno preparato queste giornate memorabili”. “Con grande affetto – ha poi aggiunto – saluto i pellegrini delle Diocesi di Bergamo e di Cracovia. Carissimi, onorate la memoria dei due santi Papi seguendo fedelmente i loro insegnamenti”. Infine Papa Francesco ha guidato la preghiera alla Vergine Maria, “che san Giovanni XXIII e san Giovanni Paolo II hanno amato come suoi veri figli”. 

“Occorrerebbe riandare alla situazione della Chiesa negli anni Cinquanta per capire la portata storica dei due Papi che oggi vengono canonizzati. Una Chiesa che rischiava di rimanere chiusa in se stessa, con una grande difficoltà a stabilire un rapporto adeguato col pensiero moderno, era bisognosa di una svolta epocale per tornare ad annunciare Cristo in un modo convincente e attraente agli uomini del nostro tempo”. Inizia così il messaggio di Julián Carrón, presidente della Fraternità di Comunione e Liberazione, in occasione della canonizzazione di Giovanni XXIII e Giovanni Paolo II (clicca qui per leggere il testo integrale dell’intervento). 

Alle 10 di questa mattina, Papa Francesco ha celebrato l’Eucaristia sul sagrato della Basilica Vaticana e ha proclamato santi i Beati Giovanni XXIII e Giovanni Paolo II. “Al centro di questa domenica che conclude l’Ottava di Pasqua, e che Giovanni Paolo II ha voluto intitolare alla Divina Misericordia – ha detto Papa Francesco nell’omelia (clicca qui per leggere il testo integrale) – ci sono le piaghe gloriose di Gesù risorto. Egli le mostrò già la prima volta in cui apparve agli Apostoli, le sera stessa del giorno dopo il sabato, il giorno della Risurrezione. Ma quella sera non c’era Tommaso; e quando gli altri gli dissero che avevano visto il Signore, lui rispose che se non avesse visto e toccato quelle ferite, non avrebbe creduto. Otto giorni dopo, Gesù apparve di nuovo nel cenacolo, in mezzo ai discepoli, e c’era anche Tommaso; si rivolse a lui e lo invitò a toccare le sue piaghe. E allora quell’uomo sincero, quell’uomo abituato a verificare di persona, si inginocchiò davanti a Gesù e disse: «Mio Signore e mio Dio!» (Gv 20,28)”. 

Giovanni XXIII e Giovanni Paolo II sono santi. Pochi minuti fa Papa Francesco ha letto in piazza San Pietro la formula di canonizzazione e ha proclamato santi Angelo Giuseppe Roncalli e Karol Wojtyla. “Ad onore della Santissima Trinità, per l’esaltazione della fede cattolica e l’incremento della vita cristiana – recita il testo italiano della formula che il Santo Padre ha pronunciato in latino – con l’autorità di nostro Signore Gesù Cristo, dei Santi Apostoli Pietro e Paolo e Nostra, dopo aver lungamente riflettuto, invocato più volte l’aiuto divino e ascoltato il parere di molti Nostri Fratelli nell’Episcopato, dichiariamo e definiamo Santi i Beati Giovanni XXIII e Giovanni Paolo II e li iscriviamo nell’Albo dei Santi e stabiliamo che in tutta la Chiesa essi siano devotamente onorati tra i Santi. Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo”. Tutta la piazza è esplosa in un boato e le reliquie dei due santi sono state esposte accanto all’altare. 

La Santa Sede ha pubblicato il libretto liturgico del rito di canonizzazione di Giovanni XXIII e Giovanni Paolo II che è iniziata questa mattina a Roma (clicca qui per consultarlo). “Sono felice di proclamare” la “santità” di Karol Wojtyla, “grande uomo e Papa”, ha detto Papa Francesco in un videomessaggio trasmesso nei giorni scorsi dalla tv e dalla radio nazionale polacca. “Sono grato a Giovanni Paolo II, come tutti i membri del Popolo di Dio, per il suo instancabile servizio, la sua guida spirituale, per aver introdotto la Chiesa nel terzo millennio della fede e per la sua straordinaria testimonianza di santità”. Oggi, insieme al Pontefice, ci sarà anche Joseph Ratzinger che, come annunciato da  da  padre Federico Lombardi, direttore della Sala Stampa vaticana, Benedetto XVI concelebrerà con Papa Francesco la Messa di Canonizzazione dei due Papi in Piazza San Pietro. 

Il boato della folla in piazza San Pietro ha accolto l’arrivo di Joseph Ratzinger sul Sagrato della Basilica Vaticana dove sta per iniziare la cerimonia di canonizzazione di Giovanni XXIII e Giovanni Paolo II. Per la prima volta dopo la rinuncia del febbraio dell’anno scorso, il papa emerito Benedetto XVI è apparso con gli abiti liturgici, indossando la mitria e la casula bianche. Al suo fianco, durante la discesa degli scalini della Basilica, lo storico segretario Georg Gaenswein e il prefetto della Casa Pontificia. Ecco il video dell’arrivo.

Oltre un milione di fedeli è arrivato a Roma da ogni parte del mondo per assistere alla canonizzazione di Giovanni XXIII e Giovanni Paolo II. La cerimonia prenderà il via alle 9.30 di oggi, domenica 27 aprile 2014, e verrà trasmessa in tutto il mondo grazie al servizio offerto dal Centro Televisivo Vaticano (CTV). Come annunciato nelle scorse ore da  padre Federico Lombardi, direttore della Sala Stampa vaticana, Benedetto XVI concelebrerà con Papa Francesco la Messa di Canonizzazione dei due Papi in Piazza San Pietro. “Il Papa emerito Benedetto XVI – ha detto padre Lombardi – ha accettato l’invito e ha comunicato a Papa Francesco che sarà presente … alla celebrazione e che concelebrerà: quindi sarà anche concelebrante, il che non vuol dire che vada all’altare. Verosimilmente, i cardinali Sodano e Re e poi il cardinale Dziwisz, il cardinale Vallini e il vescovo di Bergamo, questi saranno all’altare. Il Papa emerito, invece, sta con i cardinali e vescovi sulla sinistra del sagrato e saremo tutti lieti di avere la sua presenza”. 

Centinaia di migliaia di pellegrini e fedeli (probabilmente anche più di un milione) saranno a Roma questo fine settimana per partecipare alla celebrazione per le Canonizzazioni di Giovanni XXIII e Giovanni Paolo II, prevista domenica 27 aprile. La grande festa della fede inizierà già nella notte tra sabato e domenica con una serie di veglie: come ha spiegato don Walter Insero, portavoce del Vicariato, “ci sarà una notte bianca di preghiera. Abbiamo voluto fare in modo che la città, aprendo soprattutto le chiese del centro, desse ospitalità ai pellegrini, un’ospitalità spirituale ovviamente, per fare in modo che chi arriva possa recarsi a pregare e a vivere una celebrazione, che permetta quindi di prepararsi sui contenuti, con testi tratti dalla Parola di Dio”. Dal sito www.duepapisanti.org è possibile scaricare i tre schemi previsti: “C’è la possibilità, infatti, di scegliere un rito, dunque, diverso in base all’occasione – ha aggiunto don Insero – Comunque, nelle varie chiese del centro, dove appunto la preghiera sarà animata, ci sono dei gruppi, che faranno accoglienza e permetteranno la preghiera in diverse lingue”. Si inizia alle ore 19 di sabato con la Messa alla Basilica in Monte santo (in cui Giovanni XXIII è stato ordinato sacerdote nel 1904) e si proseguirà in tutte le altre chiese: “Poi, alle 21, la preghiera sarà a Sant’Agnese in Agone, a Piazza Navona, con animazione in lingua polacca; a San Marco al Campidoglio, proprio a Piazza Venezia, in italiano e in inglese; a Sant’Anastasia in lingua portoghese; al Santissimo nome di Gesù, all’Argentina, in italiano e in spagnolo; a Santa Maria in Vallicella e a San Giovanni Battista dei Fiorentini, qui vicino, in lingua italiana; a Sant’Andrea della Valle in lingua francese; a San Bartolomeo, all’Isola Tiberina, con animazione in italiano e in arabo; a Sant’Ignazio di Loyola in Campo Marzio, alla Chiesa delle Stimmate, ai Santi Apostoli, al Sacro Cuore di Gesù a via Marsala, a Santa Maria in lingua italiana”. Padre Federico Lombardi, direttore della sala stampa vaticana, ha invece fatto sapere che la mattina di domenica il programma inizierà in Piazza San Pietro con la preghiera della coroncina della Misericordia dalle ore 9, quindi l’avvio della celebrazione con le Litanie dei Santi. Il rito della Canonizzazione aprirà poi subito la celebrazione: con le tre petizioni al Papa da parte del cardinale prefetto della congregazione dei santi, Angelo Amato, quindi la solenne formula recitata dal Pontefice: “Ad onore della Santissima Trinità, per l’esaltazione della fede cattolica e l’incremento della vita cristiana, con l’autorità di Nostro Signore Gesù Cristo, dei Santi Apostoli Pietro e Paolo e nostra, dopo aver lungamente riflettuto e invocato più volte l’aiuto divino, ascoltato il parere di molti nostri fratelli nell’Episcopato, dichiariamo e definiamo Santi i Beati Giovanni XXIII e Giovanni Paolo II, li iscriviamo nell’albo dei Santi e stabiliamo che in tutta la Chiesa essi siano devotamente onorati fra i Santi. Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo”. Dopo la formula, si legge sul sito del Vaticano, verranno presentate le reliquie dei nuovi Santi, quindi un momento di ringraziamento e si riprenderà la Messa dal Gloria. Tantissime le personalità che parteciperanno alla celebrazione, mentre non è stata ancora confermata la presenza di Benedetto XVI: “Il Papa Benedetto è benvenuto e sa di essere desiderato e invitato – ha detto padre Lombardi – Noi rispettiamo la sua libertà, la sua età e il suo sentirsi in forze, per venire o meno quel giorno. Quindi non c’è nessuna ufficialità di una sua presenza, c’è il desiderio che venga. Se viene saremo tutti contentissimi, se non viene non abbiamo il diritto di sentirci delusi per una promessa mancata, perché nessuno l’ha fatta”.