Non fu un’orgia, dall’esito mortale, come si era detto in precedenza, ma un litigio. I giudici di Firenze hanno reso noto le motivazioni della sentenza con cui Amanda Knox e Raffaele Sollecito sono stati nuovamente condannati dopo la precedente assoluzione in merito all’omicidio di Meredith Kercher. Nel dettaglio, tutto sarebbe stato causato da un forte litigio tra Amanda e Meredith, le due ragazze non provavano simpatia fra loro e soprattutto Meredith non approvava lo stile di vita di Amanda che la sera dell’omicidio portò a casa dove le due vivevano insieme Guede. L’uomo si comportava in maniera fastidiosa mentre la Knox e Sollecito avevano fumato droga. Meredith chiese spiegazioni di quanto stava accadendo e a quel punto fra le due scoppiò una lite furibonda, dovuta alle condizioni di Amanda e alla mal sopportazione reciproca. Fu così che i tre, Guende compreso, decisero di immobilizzare l’inglese per poi violentarla. L’africano mosso da voglie sessuali, i due ragazzi dal desiderio di punire Meredith. Sarebbe stata proprio la ragazza americana a dare il colpo di grazia con una coltellata a Meredith, dopo che Sollecito l’aveva già colpita. Il commento della difesa di Sollecito: “E’ una motivazione con almeno dieci errori clamorosi per ogni pagina quella della Corte d’assise d’appello di Firenze sull’omicidio di Meredith Kercher. Come sulla presunta arma del delitto sulla quale la sentenza sbanda clamorosamente”.