Vino. I migliori prodotti dell’agroalimentare italiano. Cucina d’autore. Questo il “menu” di Vinitaly, la più grande fiera del gusto del mondo, che è in programma a Verona da domenica 6 a mercoledi 9 aprile, nei padiglioni di Veronafiere. «Vinitaly è una “fiera positiva”, che sa costruire relazioni, favorire contatti, accompagnare operatori, far sottoscrivere contratti», hanno detto Ettore Riello e Giovanni Mantovani, presidente e direttore generale di Veronafiere, nel presentare l’evento. I protagonisti sono i titolari delle piccole e grandi cantine, che producono bianchi, rossi e spumanti e molto altro ancora. Il vino è cultura. Il vino è poesia. Il vino è piacere e salute. Il vino è gioia e amicizia. Ma il vino è soprattutto lavoro. Questo il motivo per cui la kermesse enoica veronese vedrà la partecipazione di autorità, a partire dai ministri Maurizio Martina e Giuliano Poletti, titolari rispettivamente dei misteri dell’Agricoltura e del Lavoro, visto che tra le certezze del periodo che stiamo vivendo, una è che il comparto del vino italiano non solo tiene, ma cresce. E soprattutto, vedrà la presenza in fiera di 4100 espositori, con una partecipazione stimata in 150.000 visitatori, in considerazione del fatto che l’anno scorso, i partecipanti furono 148.000, di cui 53.000 esteri, e provenienti da 120 paesi.



Le parole chiave di “Vinitaly 2014”, internazionalizzazione, buyer, export, bio e formazione. Molte le novità. E tutte di rilievo. Tra le più interessanti “Vininternational”, che rende organica la presenza di espositori esteri all’interno di un padiglione che ne ospita 80 dai principali paesi produttori. Poi l’ “International Buyers Lounge”, che è area pensata per gli operatori esteri. Quindi “VinitalyBio”, salone realizzato in collaborazione a FederBio e dedicato ai vini biologici certificati. E “Young & Young”, iniziativa voluta da Veronafiere, Papillon, La Stampa Acdemy e Social Media Marketing, che darà spazio ai giovani wine blogger che in diretta racconteranno tre grandi degustazioni ogni giorno, con i vini di giovani e promettenti produttori (Bosio, Carpineti, Binelli, Mura, Alleva. Fucci, Damoli, Palladino, Croci).



Non solo vino? Certo. Se da una lato Agrifood e Sol racconteranno il meglio dell’agroalimentare italiano, attraverso le creazioni dei tanti artigiani che saranno in Fiera, e si mostreranno per il riconoscimento Agrifood-Golosario 2014, che verrà assegnato dalla giuria di Papillon, presieduta da Paolo Massobrio, dall’altra, la grande cucina italiana sarà presente, con iniziative di pregio come “Ristoranti d’autore” (prenotazioni: tel. 045.8298111).

In un ambiente elegante, ricavato al 1° piano del Palaexpo, ogni giorno, a pranzo, un grande chef di casa nostra con le sue creazioni golose, in abbinamento ai migliori vini del Bel Paese. Domenica 6 aprile, aprirà le danze Piero Bertinotti, fuoriclasse della cucina piemontese titolare de “Il Pinocchio” di Borgomanero (No). Poi lunedì 7, sarà la volta di Herbert Hirtner, del ristorante Zue Rose di San Michele Appiano (Bz). Quindi martedì 8 aprile, sarà la volta di Stefano Cerveni del Due Colombe di Borgonato di Cortefranca (Bs). Infine, mercoledì 9 aprile, chiusura con lo staff di Manuelina di Recco (Ge), celebre in tutto il mondo per la sua straordinaria focaccia.



Fuori Fiera? Verona è una città magica, dove sono decine gli indirizzi a tutta gola. Tra quelli della nostra predilezione Oste Scuro (Vicolo S. Silvestro, 10, tel. 045592650) e Il Desco (via Dietro San Sebastiano 5/7, tel. 045595358), appena fuori, a Isola Rizza Perbellini (via Muselle 130, tel. 0457135352). Se però amate la pizza, sappiate che la città di Romeo e Giulietta è anche terra di pizzaioli sommi. Top le pizze di Simone Padoan della Pizzeria I Tigli (via Camporosolo, 11 – telefono 0456102606) a San Bonifacio (Vr). E quelle di Renato Bosco titolare, con la moglie di Saporé Pizzadaré (via Ponte 55 – tel. 0458781791) a San Martino Buonalbergo (Vr). Da provare, la pizza alla romana a lievitazione naturale con aneto, salmone affumicato, panna acida e uova di lompo, la pizza con burrata pugliese e crudo di Parma 24 mesi, tutte preparate con la somma farina Petra 1 del Molino Quaglia. E a proposito di Molino Quaglia, cercatelo a Vinitaly, nell’area del Piemonte dove metterà in scena ogni giorno Bread Religion ovvero il panino gourmet da assaggiare grazie all’intuito di cuochi famosi. Un’altra tappa di questo evento sarà poi a Golosaria Riccione (il 31 maggio, 1 e 2 giugno 2014) con i migliori cuochi della Romagna. E infine un segreto: se volete assaggiare gli gnocchi migliori, andate alla trattoria al ponte di Sommacampagna, mentre le altre mete sono raccontate tutte sulla nostra app Il Golosario-Ristoranti su apple store. Wow!

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