Il 21 maggio ricorre San Vittorio di Cesarea, in genere venerato come San Vittorio e compagni Martiri. San Vittorio è detto da Cesaria di Cappadocia ed è stato un valoroso soldato romano, che, per la sua storia di martire, la Chiesa Cattolica oggi venera come un santo. La tradizione infatti vuole che Vittorio da Cappadocia sia stato un eroico soldato delle legioni romane che subì un martirio proprio nella città di Cesarea in Cappadocia insieme ad altri sue due compagni anch’essi soldati romano, di nome Donato e Polieuto. La nostra Chiesa cattolica venera San Vittorio il giorno 21 maggio poiché il suo martirio era citato nel Martirologio Geronimiano, il quale lo citava come avvenuto il 21 maggio con gli altri martiri Donato e Polieuto. È citato nel Martirologio Romano, ma non si sa molto altro riguardo la sua vita. Infatti questo santo purtroppo non ha lasciato molte notizie di se stesso: si conosce soltanto il fatto che alla fine della sua vita ha subito un martirio nella cittadina Cesarea situata nella Cappadocia e che Vittorio era un soldato romano ed è stato martirizzato insieme a due compagni. Questo gruppo di martiri si trova sempre insieme in tutti i martirologi occidentali storici. Questa mancanza di altre citazioni o di notizie riguardanti la sua vita, contrariamente a quanto vogliono le regole, non ha fatto sì che questo santo venisse messo nei meandri più dimenticati della storia. Infatti San Vittorio è certamente uno dei santi più nominati durante i secoli successivi. Ancora oggi viene nominato, forse anche di più di quanto non sia stato nominato e quindi conosciuto durante la sua vita. Il culto di San Vittorio ha sempre avuto una grande diffusione in tutta Italia, anche perché il nome Vittorio fu quello di numerosi sovrani e di principi soprattutto appartenenti alla Casa Savoia. San Vittorio oggi e da sempre viene invocato in genere contro i temporali, in particolare contro i fulmini, contro la grandine e anche contro spiriti maligni.Vittorio da Cappadocia è quindi l’unico santo che ha questo nome. Il suo nome viene dal nome latino Victorius che era una variante del termine Victor che significa vincitore. Ma ci sono anche altri nomi che sono nomi derivati da Vittorio. Alcuni di questi sono: Vittoriano, Vittore, Vittoriana, Vittorino e ovviamente al femminile Vittoria. In qusi tutti gli altri paesi al di fuori dell’Italia il nome Vittorio viene tradotto nella lingua del paese: In Francia diventa Victoire, in Spagna e in Gran Bretagna è Victor per gli uomini e Victoria per le donne; In Germania diventa Vike e Viktor per gli uomini e Viktoria per le donne; In Portogallo è Vìtor e così via. In Inghilterra il nome Vittoria è stato portato dalla famosa regina Vittoria che segnò nel paese un’epoca e anche un vero e proprio stile, il “vittoriano”. San Vittorio Martire è il protettore della cittadina di Roccella Jonica in provincia di Reggio Calabria (RC). La leggenda vuole che nasca a Marsiglia verso il trecento dopo Cristo ed era un ufficiale dell’esercito di Traiano. Successivamente si converte ad opera di alcuni suoi prigionieri che erano cristiani, al Cristianesimo. Si narra anche che venne decapitato mentre di dichiarava cristiano. 



Tra la storia e la leggenda San Vittorio è stato invocato in Italia durante le incursioni da parte dei saraceni. Si narra che nel ’600 dei mercanti marsigliesi furono salvati in un naufragio per opera di alcuni abitanti di Roccella e questi, al fine di sdebitarsi, inviarono a Roccella Ionica una reliquia, in particolare un omero, del santo martirizzato, che secondo la leggenda era un loro concittadino. La leggenda dice anche che “Draguth” il saraceno, a capo di una delle sue spedizioni piratesche, “vede” sulla spiaggia di Roccella un cavaliere che ha la spada sguainata e si avventa contro di loro. Spaventato dalla visione il pirata abbandona l’impresa e fugge con tutti i compagni. E proprio da allora questo Santo è diventato patrono della cittadina di Roccella Ionica. La festa è composta da celebrazioni Eucaristiche e da una solenne processione con la statua di San Vittorio. Si fanno anche fuochi d’artificio e alcuni spettacoli civili.

Leggi anche

Sant'Angela da Foligno, 4 gennaio 2025/ Oggi si ricorda la mistica la cui vita è raccontata nel LiberSantissimo Nome di Gesù, 3 gennaio 2025/ Il Figlio di Dio e il suo nome come dogma di fede nella Trinità