Il martirologio cristiano ricorda, nel giorno del 23 maggio, san Desiderio di Langres, da non confondere con san Desiderio di Vienne, con il quale fu frequentemente confuso in epoca medievale. La data in cui viene ricordato si deve proprio a questo errore: infatti il martirologio Geronimiano riportava la ricorrenza di San Desiderio di Langres all’11 febbraio, ma per un refuso di un copista si fece confusione con il santo di Vienne, tanto che alla fine si decise di spostare la data al 23 maggio per evitare equivoci. San Desiderio è detto di Langres ma anche di Genova, poiché sembra che fu in questa città italiane che egli nacque nel IV secolo, in una data non meglio precisata. Più esattamente, nacque in un paese vicino a Genova, che si chiamava Fravega e si trovava nell’alta valle Sturla. Di lui non si sa molto, ma quel che è certo è che fu nominato vescovo della città di Langres, e che fu il terzo a ricoprire questo incarico. Le narrazioni agiografiche raccontano che nell’anno 345 morì il secondo vescovo della cittadina francese di Langres, che si chiamava Giusto. Non sapendo decidersi in merito al suo successore, alcuni rappresentanti del popolo decisero di intraprendere un viaggio verso Roma affinché fosse il Pontefice stesso a decidere. Ma, durante il cammino, nei pressi della città di Genova, si imbatterono in Desiderio. In base ad alcuni segni prodigiosi che ricevettero i pellegrini, capirono che la volontà di Dio era che fosse quell’uomo il loro prossimo Vescovo, e così fu.Alcune narrazioni riferiscono anche che san Desiderio partecipò ai concili di Colonia e Serdica, ma probabilmente si tratta di un’inesattezza nella lettura delle fonti, giacché le date non coinciderebbero con quelle del suo ministero: infatti il concilio di Colonia ci fu nel 346, e l’altro nel 343. Anche le circostanze del suo martirio non sono univoche: sembrerebbe certo però che sia avvenuto in concomitanza delle invasioni barbariche, ma non probabilmente da parte dei Vandali, come riportano talune fonti, quanto più da parte dei germani, che avvennero tra il 355 e il 357. Si racconta che il Vescovo abbia cercato di opporsi all’invasione e al saccheggio della sua città e che quindi sia stato sgozzato e decapitato dai barbari, fuori dalle mura; ma che prodigiosamente abbia raccolto la sua testa mozzata, e sia poi riuscito a rientrare in Langres per condividere la sua sorte. La breccia tra le mura da cui si racconta egli passò è visibile ancora oggi. Oggi le sue spoglie sono conservate nel monastero benedettino della città di Langres, ma la sua venerazione è forte tanto in questa città che a genova, dove c’è un quartiere che porta il suo nome, e in cui si trova una chiesa a lui dedicata.San Desiderio è considerato il protettore degli insegnanti e dei contadini; viene invocato spesso nei giuramenti e anche nel caso di parti difficili. Molte sono le fonti che raccontano la vita e le vicende di questo santo martire; ad esempio la Vie et passion de Saint Didier scritta da Guglielmo Flameng nel 1482.



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