Il 15 giugno la Chiesa cattolica celebra la solennità della Santissima Trinità, una ricorrenza che cade la domenica dopo Pentecoste e che è stata introdotta nell’Anno Liturgico da Papa Giovanni XXII nel 1334. Tale Festa fu appositamente istituita per celebrare ed onorare Dio e segue l’altrettanto solenne festa della Pentecoste, durante la quale lo Spirito Santo discende sugli Apostoli inviandoli nel mondo a battezzare, istruire e aiutare la gente per opera, appunto, della Santissima Trinità, ovvero nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Tra le due feste c’è un legame molto stretto, anche se quella della Santissima Trinità fu istituita in modo permanente relativamente tardi. Fin dall’antichità, però, ci furono una serie di iniziative atte a celebrare Dio Trino. L’esigenza di dedicare un giorno alla Santissima Trinità nasce senza dubbio nella Chiesa di Francia a partire dal periodo carolino, anche se altri focolai si erano già accesi in tutta Europa. Alcuino, monaco studioso e colto dell’VIII secolo, sentì il bisogno di celebrare una Messa apposita per la Santissima Trinità e tale devozione si diffuse rapidamente finchè fu ratificata in Germania dal Concilio di Seligenstadt, nel 1022. Su tali argomenti egli scrisse anche due famosi trattati: il “De fide s. et individuae Trinitatis” ed il “De Trinitate ad Fredegesium quaestiones XXVIII”. Nello stesso periodo anche a Liegi il Vescovo Stefano aveva istituito nella sua Chiesa una Festa solenne in onore della Santissima Trinità. Si trattava, comunque, di episodi isolati che al momento non avevano avuto ancora l’approvazione della Santa Sede. Fu proprio Papa Alessandro II nella prima metà dell’anno 1000 che fu chiamato a pronunciarsi sulla legittimità di tali celebrazioni. La Chiesa Romana, infatti, era sempre molto attenta alle iniziative delle singole comunità religiose per paura di focolai eretici. In questo caso, però, Alessandro II decise di non accettare tale festa adducendo, come spiegazione, il fatto che la Santissima Trinità era comunque adorata ogni giorno ed in ogni preghiera. Nonostante questa sua decisione, in ogni parte si moltiplicavano le iniziative di celebrazione solenne. Presso l’Ordine monastico dei Cistercensi, che si erano diffusi in tutta Europa, già dal 1230, si celebrava regolarmente questa festa presso tutti i loro conventi. In Inghilterra nel 1162 San Tommaso di Canterbury la istituì proprio la domenica dopo la Pentecoste, in onore della sua consacrazione episcopale. In Francia, durante il concilio di Arles, l’arcivescovo Florentin inaugurò la festa nel 1260. Sempre nel 1260 fu introdotta anche presso i Francescani anche se durante il Capitolo di Assisi del 1279 venne abolita perché tale festa non era ancora riconosciuta dalla Chiesa di Roma. Trattandosi di ricorrenze locali, non tutti la celebravano nello stesso periodo. Per alcuni ricadeva, infatti, prima dell’Avvento, altri la celebravano due volte all’anno, altri ancora l’ultima domenica dopo la Pentecoste. Fu così che Papa Giovanni XXII, nel 1334, emanò un decreto nel quale la Chiesa di Roma riconosceva ufficialmente la festa della Santissima Trinità, diffondendola ed estendendola a tutte le Chiese.



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