La chiesa, il 29 giugno, celebra i Santi Pietro e Paolo. Pietro, il cui nome originario era Simone, era figlio di Giona ed erano nato in Betsaida in Galilea. Non si hanno notizie certe sulla sua vita, tuttavia da fonti storiche e scritti apocrifi sembrerebbe che svolgesse il lavoro di pescatore a Cafarnao, una città ubicata sulle rive del Lago di Tiberiade. Si trasferì in questo piccolo villaggio con la moglie, il padre, la suocera ed il fratello Andrea, probabilmente per motivi di lavoro poiché la zona era un importante centro di commercio per il pesca. Nei pressi di questo lago fu chiamato da Gesù, che cominciava la sua predicazione, insieme ad Andrea, fratello di Simone. Gli viene attribuita come figlia Santa Petronilla. Dopo la morte di Gesù, venne nominato presidente del collegio sacerdotale degli apostoli diventando una delle maggiori figure del cristianesimo. Fu il primo degli apostoli a riconoscere la messianicità di Gesù, il quale lo pose a fondamento della Chiesa dandogli le chiavi del Regno dei cieli. Pietro fu il primo discepolo a compiere un miracolo, riuscendo a convertire il centurione Cornelio. Pietro sarebbe stato un uomo debole, che non esitò a rinnegare il Messia, tuttavia è certo che, per merito della sua bontà e della sua benevolenza, fu a capo della comunità di Gerusalemme detenendo un’autorità incontestata,tanto che gli verrà conferito il titolo di primo vescovo di Roma e di fondatore del Pontificato romano. Venne imprigionato da Erode Agrippa ma riuscì, miracolosamente, a farsi liberare. Dopo essere venuto a conoscenza dell’impegno assunto dall’apostolo Paolo di dedicarsi alla propaganda cristiana presso gli ebrei, Pietro si accordò con lui allo scopo di effettuare una grande opera d’apostolato, recandosi in Somalia, in Antiochia ed a Corinto. Viene considerato come il fondatore della Chiesa in Roma, dove si sarebbe recato due volte, la prima tra il 41 ed il 43 e la seconda intorno al 58. Si colloca la sua morte, avvenuta per crocifissione sul colle Vaticano e dopo un periodo di prigionia presso il carcere Mamertino, tra il 64 ed il 67, durante il periodo delle persecuzione ai cristiani voluta dall’imperatore Nerone. Fonti storiche sostengono che il Santo volle essere crocifisso con la testa in giù. Venne sepolto a destra della via Cornelia dove in seguito venne costruita la Basilica di Costantino. A Pietro sono attribuiti alcuni discorsi presenti degli Atti degli Apostoli e due epistole racchiuse nel canone neotestamentario. 



Il significato etimologico del suo nome è pietra, ed ha origine latina. Viene rappresentato sia con delle chiavi in mano che con una rete di pescatore oppure con la Croce rovesciata. E’ patrono dei pescatori, dei macellai, dei calzolai, dei fabbri, dei fornai, dei taglialegna e dei Papi. 

L’apostolo Paolo, il cui vero nome era Saul, nacque a Tarso in Cilicia agli inizi del I sec. Viene considerato una delle principali figure del cristianesimo e fervido sostenitore dell’università della dottrina di Gesù, motivo per cui prese anche il nome di “apostolo delle genti e dei gentili” ovvero delle persone che non appartenevano al popolo e non professavano la religione ebraica. Nacque da una famiglia israelita che possedeva la cittadinanza romana e venne educato secondo i principi farisei ascoltando le lezioni del rabbino Gamaliele il Vecchio, a Gerusalemme, e svolgendo una serie di attività contro i cristiani, colpevoli, a suo parere, di vietare i concetti della legge mosaica. Dopo aver avuto una visione sulla strada che conduceva a Damasco, si convertì al cristianesimo ed iniziò a predicare la nuova dottrina negli ambienti di civiltà ellenistico-romana. Consapevole della sua missione, iniziò la predicazione evangelica opponendosi agli insegnamenti della Sinagoga. Per attuare questo programma Paolo dovette superare molte difficoltà ed ostacoli. Durante una riunione con gli apostoli, Paolo riuscì a far accettare le sue idee che miravano a far comprendere che l’uomo è in grado di raggiungere la salvezza solo coltivando la fede nel Cristo. Tra il 45 ed il 49 l’apostolo Paolo fece il suo primo viaggio percorrendo alcune provincie dell’impero Romano ossia la Pisidia, la Licaonia, la Pamfilia e raggiungendo Cipro e Gerusalemme. Tra il 51 ed il 52 si recò in Anatolia, in Macedonia ed in Grecia. Tra il 53 ed il 58 visitò Tessalonica, Atene e Corinto. Intorno al 58 venne arrestato mentre si trovava a Gerusalemme e condotto a Roma per essere processato. Non si conosce con certezza la data della sua morte; fonti storiche la collocano a Roma, fuori le mura, tra il 64 ed il 67, avvenuta per decapitazione. Secondo quanto riportato dagli Atti degli Apostoli, sembrerebbe che Paolo abbia fatto un ultimo viaggio in Spagna, prima di essere nuovamente arrestato e martirizzato sotto l’imperatore Nerone. Venne sepolto sulla via ostiense. A San Paolo sono attribuite 14 epistole racchiuse nel Canone neotestamentario.



Il significato etimologico del nome Paolo, che ha origine latina, è piccolo di statura. Viene raffigurato con una spada in mano. È patrono dei vescovi e dei missionari. 

I Santi Pietro e Paolo vengono festeggiati il 29 giugno con manifestazioni solenni. Sono i patroni di Roma e di numerose altre città italiane tra cui Cetara (Salerno), Lamon (Belluno), Lamezia Terme (Catanzaro), Landiola (Novara), Levate (Bergamo) , Lonate Ceppino e Luino (Varese), eccetera. I festeggiamenti in loro onore sono molteplici, tutti degni di essere visti in particolare quelli organizzati nella città eterna. Qui il Santo Pontefice impone il Pallio ossia una sciarpa bianca ad alcuni vescovi, gesto che simboleggia l’unione tra la Chiesa universale e quelle minori, inoltre bacia il piede della statua di San Pietro e partecipa alla processione portando la catena del Santo costituita da 14 anelli in ferro. Spettacolare la festa organizzata dal Comune di Luino con fuochi di artificio, processione sul lungolago ed una serie di manifestazioni folkloristiche volte a far conoscere i due annunciatori del Vangelo. Ai nomi dei due santi è legata una tradizione popolare tipica dei territori lombardi, veneti e trentini denominata la “barca di Sa Pietro”. Tra la notte del 28 ed il 29 giugno viene versato in un contenitore pieno d’acqua un albume d’uovo che si lascia scolare fino al mattino successivo. Se nell’acqua si noteranno le sembianze di vele di una barca, significherà che i raccolti saranno abbondanti, se non appariranno sarà segno di un cattivo auspicio.