Francesca Pascale e Vittorio Feltri hanno annunciato la loro iscrizione all’Arcigay “poiché ne condividono le battaglie in favore dell’estensione massima dei diritti civili e della libertà”. Lo si apprende da un breve comunicato diffuso dalla segreteria di redazione de “Il giornale” che ha suscitato diverse reazioni e qualche perplessità. “Con Vittorio ne parlavamo da tempo, sentivamo il bisogno di fare qualcosa – ha spiegato la compagna di Silvio Berlusconi sempre sulle colonne del quotidiano – Oggi che è la giornata dell’Onda Pride ci siamo detti: bisogna fare un annuncio pubblico”. E Feltri aggiunge: “Siccome tutti i giornali avrebbero parlato del Gay Pride, abbiamo messo la ciliegina sulla torta”. Commenti positivi (ma anche qualche dubbio) sono arrivati dalle diverse associazioni: “Speriamo che questo porti ad una apertura finalmente decisiva verso la conquista di diritti anche in Italia. Noi abbiamo anche la tessera pronta per Silvio Berlusconi”, ha detto ad esempio Fabrizio Marrazzo, portavoce di Gay center. Anche secondo Aurelio Mancuso, presidente di Equality Italia, si tratta di “una ottima notizia perché rompe il muro delle ostilità di troppa parte del centro destra rispetto alle richieste che da decenni il movimento LGBT pone alla politica italiana. Ora destra e sinistra siano finalmente europee ed approvino in parlamento le leggi che sono in discussione”. Le perplessità sono state invece sollevate da Flavio Romani, presidente dell’Arcigay, le cui parole sono riportate dal Corriere della Sera: “Siamo lieti di accoglierli, ma la tessera dell’Arcigay non è solo un atto di testimonianza, comporta impegni da prendere in prima persona. A Feltri allora chiediamo l’apertura di uno spazio di discussione sul linguaggio giornalistico, da costruire assieme nel rispetto dei reciproci ruoli, per mettere al bando da quel linguaggio il sessismo, gli stereotipi, la violenza, perché questi sono gli obiettivi che persegue un socio Arcigay”.