Ergastolo per Salvatore Savalli e Giovanna Purpura, i due ex amanti che il 4 luglio 2012 uccisero Maria Anastasi, la moglie di Savalli che all’epoca era al nono mese di gravidanza. La decisione è della Corte d’Assise di Trapani, presieduta da Angelo Pellino, che ha disposto per i due imputati anche l’interdizione perpetua dai pubblici uffici e la decadenza della potestà genitoriale e il risarcimento. Dovranno pagare 250 mila euro ciascuno alle figlie della donna uccisa, 350 mila euro al padre dell’Anastasi, 100 mila euro alla madre della vittima, Rita Angela Ricevuto, e 50 mila euro ciascuno alle sorelle della vittima. La sentenza di primo grado è stata pronunciata dopo sette ore di camera di consiglio e dopo un processo durato oltre due anni. Per Savalli la condanna all’isolamento di giorno per 18 mesi e 8 anni di reclusione per maltrattamenti familiari. “Ringrazio i signori giudici per quello che hanno deciso. A me non interessava delle due persone che si trovavano dietro alle sbarre, ma che venisse fatta giustizia per mia madre. Questa è stata fatta e io non potevo essere più contenta di così”, ha commentato in lacrime Simona Savalli per la condanna del padre. Con lei in aula il fratello Carlo e la sorella Annarita. La ragazza ha anche ringraziato i nonni materni per la cura che mettono ad occuparsi di lei e dei suoi fratelli. Maria Anastasi ha trovato la morte quel 4 luglio di due anni fa e il corpo venne bruciato nelle campagne trapanasi.
(Serena Marotta)