Si è tenuta alle ore 15 la conferenza stampa sull’andamento delle operazioni di rigalleggiamento e trasferimento del relitto della Costa Concordia all’Isola del Giglio. “Oggi è giornata importantissima: ora la nave ha una sua galleggiabilità, il rigalleggiamento ha evidenziato che la struttura non ha subito né torsioni né flessioni e che gli studi compiuti dagli ingegneri si sono dimostrati validi e confermati e ciò fa ben sperare per il futuro”, ha detto il capo della Protezione Civile Franco Gabrielli. “Ora siamo alla fase 11 di un percorso che ne prevede ancora 23 – ha aggiunto – siamo soddisfatti ma con la giusta cautela che la situazione prevede”. Gabrielli ha quindi spiegato che le operazioni “sono completate per la prua, dove la nave ha raggiunto i 30 metri; nella parte di poppa mancano 10 metri perché bisogna allentare un cavo trattenuto dagli stringenti, cavo che viene rilasciato alla velocità di 3/4 metri all’ora. Si tratta di un piccolo inconveniente tecnico che non pregiudica niente, e non ha nessuna implicazione sulla correttezza e sulla positività sulle operazioni”. Terminata questa fase, il lavoro potrà riprendere “quando la nave è completamente sicura – ha detto invece Franco Porcellacchia, responsabile di Costa del progetto di rimozione – Prevediamo domattina, con l’abbassamento di quei cassoni sul lato dritto che non sono ancora nella posizione ideale, e con il tensionamento delle ultime catene. Per terminare il tutto ci vorranno ancora un paio di giorni: per il momento abbiamo visto riemergere parzialmente il ponte 6. Poi toccherà ai ponti 5, 4 e 3. Dopo il ponte 3 saremo pronti per la partenza”. Questa operazione, ha infine affermato il ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti, “chiude una pagina drammatica del nostro Paese. Abbiamo iniziato questa avventura ieri con una fiaccolata e una preghiera davanti alla lapide dei caduti e nessuna operazione ben riuscita potrà mai ripagare il danno che il nostro Paese e le famiglie dei dispersi hanno subito”.
Il relitto della Costa Concordia, tornato da poco a galleggiare, è stato spostato in direzione est di circa una trentina di metri raggiungendo la posizione in cui rimarrà per alcuni giorni prima del trasferimento al porto di Genova. “È in corso il campionamento della qualità delle acque intorno al relitto della Concordia, per ora abbiamo la certezza che non c’è nessun tipo di inquinamento – ha detto all’Adnkronos Salute Domenico Ardizzone, il biologo dell’università Sapienza di Roma che sta coordinando la squadra di monitoraggio ambientale sui lavori di rimozione della nave – La fase più delicata è quando si alzerà definitivamente la nave e potrebbero uscire i liquidi all’interno, soprattutto idrocarburi, ma al momento non c’è nessun pericolo”. L’esperto ha spiegato che “in realtà non ci aspettiamo un possibile sversamento di sostanze pericolose per l’ambiente, ma stiamo monitorando la qualità delle acque per garantire di avere la situazione sotto controllo per tutta la durata delle operazioni. La situazione – ha concluso Ardizzone – è molto tranquilla soprattutto perché tutto è stato pianificato da ogni punto di vista e siamo fiduciosi”.
Poco dopo le ore 11 di oggi, la Costa Concordia è tornata a galleggiare. Il relitto si è staccato dalla piattaforma su cui era stato adagiato dopo le operazioni di rotazione e adesso è tenuto a galla dai cassoni montati intorno alla struttura. A breve la nave verrà agganciata a dei rimorchiatori che la porteranno in mare aperto verso il porto di Genova dove verrà smantellata. “La nave galleggia con le sue forze, e questo era tutt’altro che scontato. La Concordia si è staccata di un metro dal falso fondale sul quale appoggiava dal settembre scorso. Siamo estremamente soddisfatti”, ha detto il responsabile del progetto di rimozione della nave, Franco Porcellacchia. “Il programma – ha aggiunto – sta andando avanti come doveva, ora continueremo ad alleggerire i cassoni per alzare la nave di un ulteriore metro e successivamente la sposteremo con i rimorchiatori verso est”.
Dopo due anni e mezzo, la Costa Concordia si appresta a lasciare l’Isola del Giglio. Attraverso le operazioni di rigalleggiamento che sono attualmente in corso, il relitto della nave da crociera naufragata il 13 gennaio del 2012 raggiungerà nei prossimi giorni il porto di Genova dove verrà smantellata. “E’ una liberazione, finalmente – dice una residente dell’isola del Giglio ai microfoni di Repubblica – Era ora che andasse via. Sappiamo benissimo cosa ha dovuto sopportare l’Isola in questi due anni e mezzo, nel bene e nel male. Per noi è una liberazione, dobbiamo riprendere la nostra vita”.
Si è da poco conclusa la “fase 9” delle 34 totali in cui è stata suddivisa l’intera operazione di rigalleggiamento della Costa Concordia all’Isola del Giglio. Il temporale che questa notte si è abbattuto sull’area del porto non ha dunque creato problemi, quindi adesso si potrà passare alle fasi 10 e 11 che prevedono il galleggiamento vero e proprio. Il relitto verrà sollevato di poppa e poi sarà riequilibrato a prua, mentre a seguire la Concordia verrà spostata di circa trenta metri in direzione est. “Per ora tutto sta andando secondo il programma previsto anche sul versante della tutela ambientale – ha detto la presidente dell’Osservatorio per il recupero della Costa Concordia, Maria Sargentini – L’Osservatorio ha chiesto sicurezze nei piani proposti da Costa e dal Consorzio Titan-Micoperi e siamo ottimisti. Mappature e monitoraggi effettuati in questi due anni e mezzo sia fuori che dentro, e che abbiamo man mano intensificato, tranquillizzano; e al momento non si vedono parametri che facciano sospettare aspetti di criticità”.
Pesa ben 112mila tonnellate la Costa Concordia, naufragata all’isola del Giglio il 13 gennaio 2012 in un incidente che costò la vita a 33 persone. Sono partite alle 6 di oggi le operazioni di rigalleggiamento e di trasferimento della nave: il passaggio più critico si avrà quando l’enorme nave dovrà tornare a galleggiare da sola, per poi essere trainata in un viaggio che dovrà durare, se tutto va bene, circa 5 giorni in direzione del Porto di Genova, dove verrà smantellata definitivamente. La nave per ora è circondata da diversi cassoni pieni di acqua, che le fanno da zavorra: una volta che sarà raddrizzata, questi cassoni verranno riempiti di aria e fungeranno da enorme salvagente in grado di tenerla a galla. L’operazione è delicatissima, e il punto cruciale sarà proprio riportare a galla la Costa Concordia. “Non è il momento del trionfo e dell’entusiasmo, il pensiero torna a quella fatidica notte. Ma penso che il rigalleggiamento e lo spostamento della Concordia si chiuderanno con successo”, ha detto l’amministratore delegato di Costa Crociere, Michael Thamm, che è al Giglio per seguire le operazioni.
Hanno preso il via all’Isola del Giglio le operazioni di rigalleggiamento della Costa Concordia, la nave da crociera naufragata il 13 gennaio del 2012 che verrà definitivamente smantellata nel porto di Genova. “Il programma è rispettato nei minimi termini”, ha assicurato ieri il ministro all’ambiente, Gian Luca Galletti, anche lui al Giglio per seguire le fasi di rimozione del relitto. “È finito lo svuotamento dei cassoni, fra un po’ comincerà il rigalleggiamento, poi la nave verrà spostata di 25-30 metri”. Questa prima fase, hanno fatto sapere i tecnici che sono al lavoro, durerà tra le 6 e le 8 ore, durante le quali la Concordia verrà sollevata di circa due metri e spostata di 30 metri verso est. “Noi abbiamo ipotizzato ogni evenienza – ha aggiunto il ministro parlando di possibili rischi ambientali – e per ogni evenienza una risposta al problema. Io mi aspetto che non ci sia bisogno di mettere in atto tutte quelle misure di precauzione che abbiamo ipotizzato, ma se ce ne fosse bisogno noi siamo pronti”. Il conclusivo trasferimento verso il porto di Genova è previsto per lunedì 21 luglio, ma “potrebbe essere anticipato a sabato 19 nel caso in cui non ci siano intoppi nel rigalleggiamento e le condizioni meteo siano ottimali”, ha fatto sapere il capo progetto tecnico per Costa Crociere, Franco Porcellacchia.