E’ intervenuto anche Nick Sloane stamane, il responsabile delle operazioni di trasbordo della Costa Concordia, dopo il capo della protezione civile. Sloane ha spiegato come il momento più difficile di tutto il trasbordo saranno le prime 48 ore in mare aperto. Ciò che lo preoccupa, ha detto, sono le condizioni del tempo. In caso di brutte condizioni atmosferiche è infatti stata prevista una rotta alternativa. La Costa Concordia nella sua rotta verso Genova passerà vicino alla punta della Corsica, territorio francese. Il ministro francese Royale al proposito ha chiesto assicurazioni che non ci sia inquinamento. Non possiamo dare garanzie al cento per cento, ha detto Sloane, ma la nostra presenza a bordo garantirà un controllo continuo. E’ la sfida più difficile della mia vita, ha detto ancora la più complicata dal punto di vista professionale.
Non siamo in ritardo: Franco Gabrielli capo della protezione civile ribatte a chi dice che l’operazione di partenza del relitto della Costa Concordia stia subendo dei ritardi. Avevamo annunciato un range tra i cinque e i sette giorni, ha spiegato, per cui siamo ampiamente nei tempi. Ha poi anche ribattuto a tutti coloro che hanno sempre parlato di inquinamento, di svernamento di liquidi velenosi dalla nave nel mare: “Il mare stesso ha fatto una azione di pulizia straordinaria. L’acqua che vedete intorno alla Concordia è più pulita di quella che vedete nel porto dell’isola”. E’ rimasto dunque impressionato delle condizioni delle acque nonostante le paure che ci sono sempre state di un possibile inquinamento.