La prima fase, quella dedicata al rigalleggiamento, è ufficialmente conclusa. Domani mattina il relitto della Costa Concordia, la nave da crociera naufragata il 13 gennaio del 2012 provocando la morte di 32 persone, lascerà definitivamente l’Isola del Giglio per raggiungere il porto di Genova dove verrà smantellata. Nel primo pomeriggio di oggi, sulla parte più alta della nave è stata issata la bandiera “Blue Peter” che in gergo marinaro significa “pronta a salpare”. Poi è arrivato anche il via libera ufficiale: “Questa prima parte è andata bene, ma non abbassiamo la guardia: abbiamo ancora una parte importante del lavoro da fare”, ha detto il ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti, arrivato oggi sull’isola. Il responsabile per Costa del progetto di rimozione del relitto, Franco Porcellacchia, ha invece spiegato che “dal punto di vista dell’inquinamento riteniamo che non ci saranno grosse situazioni di sversamento in mare. Nonostante questo, molte unità del convoglio sono adibite a intervenire se ci saranno sversamenti di sostanze inquinanti o che galleggiano. Tutto questo ci dà sufficienti garanzie che non ci sono eccessivi rischi”.
In attesa che la Concordia sia spostata dall’isola del Giglio, si assiste alla polemica tra Francia e Italia. “Ai Galletti francesi risponderemo con i nostri Galletti” è la battuta da parte del prefetto dopo che la Francia ha fatto sapere che seguirà da vicino il tragitto della Concordia vicino alla Corsica su una nave militare. Dall’Italia arrivano rassicurazioni fatte dalla guardia costiera: “Il relitto non entrerà mai in acque territoriali francesi”. Intanto la polemica continua: “Io ai francesi voglio dire: a questo mare ci teniamo noi quanto loro, forse noi anche di più, oso dire. Quindi stiano tranquilli e siamo tutti tranquilli”. Una rassicurazione che arriva dal ministro dell’Ambiente, Gian Luca Galletti, arrivato nell’isola del Giglio per seguire il rigalleggiamento della Costa Concordia, prima della partenza che è fissata per domani. Il ministro ha poi ribadito che la rotta verrà decisa all’ultimo momento in base alle condizioni meteo e che la Concordia non passerà in acque francesi. Sulle polemiche con la Francia ha chiarito: “I francesi avevano tutto il tempo per chiedere informazioni anche prima. Le hanno chieste qualche giorno prima e le abbiamo date. Ma non ci sono trattati bilaterali Francia-Italia che ci obbligano a qualche tipo di informazione”. Intanto è stato deciso che la Goletta Verde straorninaria che scorterà il relitto all’uscita dall’Isola del Giglio farà tre tappe: la prima, a Marciana Marina, sull’isola d’Elba, dove si parlerà del rischio di sversamento di idrocarburi nelle acque del Mediterraneo. La seconda tappa all’isola Capraia per discutere del Santuario dei Cetacei, infine, a Portovenere, nelle Cinque Terre, per parlare dell’impatto del traffico crocieristico sul nostro mare. Insieme alla Goletta Verde, ci sarà anche la Maria Teresa, barca messa a disposizione di Legambiente e Greenpeace dalla fondazione Exodus, che vigilerà continuamente per evitare sversamenti in mare. Nei serbatoi del relitto si trovano ancora infatti grandi quantità di idrocarburi. (Serena Marotta)
“La prima fase del rigalleggiamento si è conclusa molto positivamente. Ora dico di non abbassare la guardia perchè adesso c’è un’altra fase importante che è quella del trasporto”. A dirlo è stato il ministro dell’Ambiente, Gian Luca Galletti, intervenuto ai microfoni di SkyTg24. “Noi agli abitanti del Giglio dobbiamo molto – ha aggiunto – Io questa mattina ho incontrato i familiari delle vittime perchè il pensiero deve andare sempre prioritariamente a loro”. Per quanto riguarda il trasporto al porto di Genova del relitto della Costa Concordia, il “regista” delle operazioni Nick Sloane ha confermato stamattina che “è tutto è posto, per il tramonto la nave dovrebbe essere pronta in modo da poterla fare partire domattina”.
Stretta di mano tra il ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti ed Elio Vincenzi, marito di Maria Grazia Trecarichi, una delle 32 vittime del naufragio della Costa Concordia il cui corpo è stato ritrovato per ultimo all’inizio di ottobre dell’anno scorso. “Volevo ringraziarla per quanto fatto in questi anni di impegno, anche grazie a questo si possono sopportare questi due anni passati così”, ha detto Vincenzi al ministro che è da poco giunto all’Isola del Giglio per seguire le ultime fasi prima del trasferimento del relitto a Genova, dove verrà smantellato. “Le sono molto vicino – ha risposto Galletti – Per noi anche se va bene, non è una bella operazione. Chiudiamo una brutta pagina e vogliamo sempre ricordare quanto è accaduto al Giglio”.
Mentre all’Isola del Giglio proseguono le operazioni per trasferire il relitto della Costa Concordia al porto di Genova, Francesco Schettino ha lasciato la sua casa di Meta di Sorrento, in provincia di Napoli, per concedersi qualche giorno di vacanza a Ischia. Come riportato dal quotidiano dell’isola, “Il Golfo”, il comandante della nave all’epoca del tragico naufragio ha partecipato sabato scorso a un party privato, dove è stato immortalato in diversi scatti vestito di bianco come tutti gli altri ospiti. La festa si è tenuta nella villa privata dell’editore napoletano Piero Graus ed è stata dedicata a coloro che nell’ultimo anno hanno pubblicato un libro con la Graus Editore: questo ha portato qualcuno a pensare che anche Schettino abbia un libro in uscita, ma l’ipotesi è stata già più volte smentita.
Il relitto della Costa Concordia lascerà l’Isola del Giglio domani e probabilmente domenica arriverà al porto di Genova dove verrà smantellato. “Non c’è più nessuna giustificazione per non partire domani, salvo un meteorite”, ha detto il capo della Protezione Civile, Franco Gabrielli. “Il meteo – ha aggiunto – va migliorando e avremo una buona finestra fino a domenica”, quando la nave dovrebbe arrivare a Genova. La riemersione dello scafo però potrebbe continuare: “In teoria potrebbero arrivare addirittura ancora fino a tre metri, ma non stresseranno la struttura fino a questo punto. Credo che il limite contrattuale dei 17 metri e mezzo sarà raggiunto”. Anche secondo il responsabile dell’intera operazione, Nick Sloane, “domani sarà decisamente il giorno giusto”. “E’ tutto è posto – ha spiegato – nel primo pomeriggio dovremmo riuscire ad assicurare il cassone S14, quindi per il tramonto la nave dovrebbe essere pronta, in modo da poterla far partire domattina”.
La partenza della Costa Concordia dall’Isola del Giglio è stata rinviata a mercoledì. Lo ha annunciato il capo della Protezione Civile, Franco Gabrielli: “Ci siamo presi ulteriori 24 ore di tempo, questo ci garantisce il tempo necessario per programmare le attività”, ha detto, spiegando che si tratta di una “valutazione prudenziale condivisa da tutti”. Non dovrebbero invece cambiare la rotta e il convoglio per portare via il relitto della nave che verrà smantellato al porto di Genova. Le rotte approvate sono due e sono state scelte tra sei: quella definitiva verrà stabilita nelle prossime ore dal comandante olandese del rimorchiatore Bizzard, Hans Boshin, in base alle condizioni meteo. La prima rotta è di 208 miglia nautiche e prevede una direzione a sud con transito tra le isole Giglio e Giannutri, per poi procedere con rotta ovest/nord/ovest sino all’isola Scoglio d’Africa. Poi, tenendosi in maniera costante ad ovest delle isole dell’arcipelago toscano, navigherà parallelamente alle coste orientali della Corsica. La seconda rotta è di 191 miglia. Prevede un passaggio a nord dell’isola per poi girare verso ovest. Poi procederà passando tra le isole di Montecristo e Scoglio d’Africa, a sud, e l’isola di Pianosa, a est. Quindi il convoglio virerà verso nord ovest e proseguirà verso il porto di Genova Prà con lo stesso percorso della prima rotta. Per la manovra iniziale, ovvero quella di far uscire il relitto dall’isola del Giglio, ci vorranno dalle quattro alle sei ore. Poi si viaggerà a una velocità di due nodi per arrivare a destinazione, dopo circa quattro giorni. Il convoglio sarà formato da 14 mezzi tecnici, accompagnati da altri mezzi della capitaneria di porto. Il rimorchiatore principale sarà assistito da altri due mezzi, Garibaldo e Red Wolf, che saranno posizionali lungo il lato dritto e sinistro della nave. Il convoglio comprende inoltre mezzi per il soccorso in caso di emergenze. Dei mezzi, sei sono dedicati alla protezione dell’ambiente. Altri mezzi eseguiranno i campionamenti di acqua lungo il tragitto. (Serena Marotta)
Anche la prua della Costa Concordia è uscita lentamente dall’acqua e il relitto è ormai pronto per essere trasferito al porto di Genova dove verrà smantellato. La nave, naufragata il 13 gennaio 2012, lascerà l’Isola del Giglio verso le 8.30 di domani mattina quando il meteo dovrebbe migliorare. La Protezione Civile ha fatto sapere che al momento la nave è riemersa di 7,5 metri e il pescaggio medio è di 23,85 metri: ne mancano quindi 6,3 per arrivare ai 17,5 metri considerati come il livello di “emersione target”. Manca da collegare un solo cavo per concludere l’aggancio dei cassoni allo scafo della nave e i tecnici stanno lavorando all’abbassamento degli ultimi cinque cassoni: quando questi raggiungeranno la loro posizione finale riemergeranno anche il ponte 4 – già in gran parte uscito dall’acqua – e il ponte 3. Risulta sotto controllo anche la fuoriuscita di sostanza oleosa che si è verificata nella serata di venerdì nella zona di centro poppa sul lato di dritta della Concordia: gli esperti hanno confermato che il materiale (circa 50 litri) è stato rimosso grazie alle panne assorbenti. Per quanto riguarda il viaggio verso Genova, sono due le rotte approvate in sede di Conferenza dei Servizi per il trasporto della Concordia: la prima, ha spiegato la Protezione Civile, prevede un passaggio a sud dell’isola per poi proseguire a nord, mentre la seconda è diretta a nord dell’isola per poi virare in direzione ovest e seguire il percorso della prima. La rotta effettiva sarà scelta dal comandante del rimorchiatore capofila Blizzard, l’olandese Hans Bosh, prima della partenza sulla base delle condizioni meteomarine. Bosh ha comunque già indicato come preferibile la rotta che prevede il passaggio verso nord, se le condizioni meteo saranno favorevoli.